Spegnimento delle luci nei luoghi simbolo delle città per protesta sui rincari energetici

Autore Redazione Canale 7 | ven, 11 feb 2022 11:49 | 650 viste | Spegnimento-Luci Anci Puglia Monopoli Fasano Polignano Protesta Attualità

Ieri sera a Perché? collegamenti in diretta da Monopoli, Fasano e Polignano a Mare.

Ieri sera dalle 20.00 alle 20.30 spegnimento delle illuminazioni di monumenti e luoghi simbolo delle città italiane, per porre all'attenzione del Governo il tema del caro energia e delle materie prime. Sono tanti i comuni che hanno aderito all’iniziativa lanciata del presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, per  manifestare contro i rincari delle bollette. All’iniziativa hanno aderito anche i comuni di Monopoli, Fasano e Polignano a Mare, con ripresa diretta nella  di ieri sera di Perché? L’approfondimento di Canale7 ha dedicato dunque uno spazio all’importante manifestazione di sensibilizzazione popolare. Le amministrazioni comunali hanno recepito l’invito di Decaro e del presidente Anci Puglia Domenico Vitto, presente nella cittadina di Domenico Modugno in piazza Aldo Moro, con altri rappresentanti delle istituzioni cittadine, con lo spegnimento delle luci della piazza. Da Monopoli il sindaco Angelo Annese era collegato per l’interruzione delle luci in piazza Vittorio Emanuele ( le foto). Con il primo cittadino monopolitano anche  il presidente del consiglio comunale Luigi Colucci, l’assessore Cristian Iaia e la consigliera Anna Capra, il comandante della Polizia Locale. Saverio Petroni. A Fasano, a rappresentare il governo cittadino il vicesindaco e assessora Luana Amati, a testimoniare lo spegnimento del palazzo di città,  nel luogo simbolo cittadino che si affaccia su piazza Ciaia. Come detto l’iniziativa dell’Anci esprime la protesta simbolica dei comuni italiani contro il rincaro dei costi energetici, che avrà pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, già duramente provate dalla pandemia, ma anche sui bilanci degli enti locali, mettendo a rischio l’erogazione di servizi alle comunità. Dalle istituzioni locali è stato lanciato un accorato appello al Governo Draghi di porre celermente rimedio a questa situazione, che rischia peraltro di mandare a gambe levate i frutti della ripresa mediate i ristori comunitari derivanti dal Piano nazionale per la ripresa e resilienza. Un servizio nel Tg7.

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