Si devono organizzare centri di accoglienza. Alcuni sono giunti e si trovano presso loro familiari. E' stata raccolta la disponibilità di strutture gestite da Enti religiosi che sarà formalizzata, in termini più precisi, nei prossimi giorni.
BARI – Si è svolta in Prefettura una riunione presieduta dal Prefetto Antonia Bellomo per la disamina delle problematiche attinenti l’emergenza Ucraina alla presenza del Questore di Bari, del Sindaco di Bari anche in veste di Presidente Nazionale ANCI, del Dirigente della Protezione Civile Regionale, del Direttore Generale della ASL, del Coordinatore del Servizio 118, dei Direttori delle Caritas diocesane e dei rappresentanti di Croce Rossa Italiana.
Dall’esito dell’incontro è emersa la necessità di intercettare le persone già arrivate o in arrivo per avviare i necessari screening sanitari con tamponi ed eventualmente con la somministrazione di vaccini da parte della ASL e, per il successivo rilascio di titoli di soggiorno per la regolare permanenza sul territorio. Per le predette attività è stata registrata ampia disponibilità da parte della Questura, delle Autorità Sanitarie, della struttura regionale di Protezione Civile nonché da C.R.I.
Al momento non si registrano importanti flussi in ingresso di cittadini ucraini, ma solo di alcune persone ospitate da parenti che risiedono nel nostro territorio. In previsione di un possibile esodo e tenendo conto della peculiarità dei migranti (prevalentemente donne e bambini) è stata evidenziata l’esigenza di ampliare la rete di accoglienza sia attraverso l’attivazione di Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) dedicati sia mediante la rete SAI. E’ stata raccolta, altresì, la disponibilità di strutture gestite da Enti religiosi che sarà formalizzata, in termini più precisi, nei prossimi giorni.
In considerazione delle richieste avanzate a livello governativo si è valutata l’opportunità di indirizzare la solidarietà dei cittadini verso la raccolta di farmaci e di fondi da destinare ad esigenze in loco.
Con riferimento specifico alla raccolta di farmaci, oltre alle attività poste in essere dal Sistema Sanitario Regionale, sono in fase di perfezionamento protocolli d’intesa con Federfarma e l’Ordine dei farmacisti per consentire donazioni destinate all’ acquisto di medicinali specifici per le zone interessate dal conflitto anche con l’assistenza della rete sanitaria regionale e della protezione civile regionale. Inoltre, il referente sanitario regionale che gestisce i rapporti con la CROSS (Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario ) di Pistoia, ha manifestato la disponibilità all’acquisizione di farmaci e di dispositivi sanitari nonché ad una ricognizione regionale del possibile utilizzo di posti letti per eventuali necessità in ambito pediatrico, neonatale, per soggetti ustionati, oncologici e dializzati.
L’ANCI ha anticipato che sarà attivata una raccolta di fondi specifici da accreditare su conti correnti dedicati.
Sarà determinante la collaborazione dei Sindaci nella gestione dei bambini accolti per un’eventuale inserimento scolastico.