Se n’è parlato nella puntata di Perché? con il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce.
La variante Omicron2 preoccupa. La pandemia in Puglia rialza la testa e ormai da un paio di settimane i contagi sono più che raddoppiati, come nel resto del Paese. La situazione è però sotto controllo, soprattutto perché la Puglia ha un alto tasso di vaccinati ( circa il 95%) e questo certamente tiene lontani i rischi di forme più gravi della malattia, da ospedalizzazioni e soprattutto dai decessi. E’ stato questo l’argomento principale della puntata di ieri sera di Perché? che ha visto ospite il direttore generale della Asl barese, Antonio Sanguedolce. Il massimo responsabile dell’azienda sanitaria di Bari e provincia ha analizzato i dati e nel contempo ha rinnovato i consigli e le già note buone pratiche per contrastare il diffondersi della pandemia: uso di mascherine ffp2, igienizzazione delle mani e soprattutto vaccinanarsi. “ C’è ancora un 5% che non ha neppure la prima dose – ha detto Sanguedolce – E c’è anche chi deve fare la dose booster, molto importante in questa fase di recrudescenza del Covid”. Ma anche i comportamenti responsabili sono alla base dell’argine alla quinta ondata in corso, alla luce dell’allentamento delle restrizioni all’emergenza sanitarie disposte dal governo per il post 31 marzo prossimo. Il direttore Sanguedolce ha poi sottolineato le eccellenze della sanità, in particolare il brillante intervento chirurgico in ambito ortopedico dei giorni scorsi presso il San Giacomo di Monopoli. L’equipe diretta dal dottor Oronzo De Carolis ha effettuato un intervento con una tecnica innovativa, di allungamento di un femore su un giovane 22enne, affetto da una malformazione congenita. Infine col direttore Sanguedolce si è parlato anche di un altro grande problema sanitario, quello delle malattie neurologiche, in particolare di quelle neurodegenerative, che costituiscono motivo di grande attenzione, poiché interessano purtroppo una fetta rilevante della popolazione che soffre di queste patologie.