Al di là dei risultati sul campo, è una settimana decisiva per il futuro societario del Monopoli. Nelle ultime settimane, gli americani che avevano fatto capolino al Veneziani qualche mese fa, sono tornati alla carica ed hanno presentato un’offerta al proprietario del 100% delle quote della società, cioè Onofrio Lopez. La trattativa sembrava arenata dopo il ritorno al timone di Lopez, ma nelle ultime settimane, nel più assoluto riserbo, le parti sono tornate a riparlare, soprattutto tramite legali. E la scorsa settimana gli americani, con Alessandro Laricchia, hanno formalizzato l’offerta ufficiale tramite Pec, alzando la posta rispetto a qualche settimana fa quando una prima offerta era stata respinta. C’è un appuntamento fissato per giovedì in uno studio notarile di Lecce: sino ad allora può succedere tutto o niente, ma quello che è certo è che la deadline è proprio quella. Dentro o fuori. Per entrambe le parti. Se Lopez accettasse definitivamente l’offerta, cederebbe il 100% delle quote, che andrebbero in una percentuale tra il 51 ed il 60 % agli americani, e tra il 40 ed il 49% ad Alessandro Laricchia, che avrebbe un ruolo determinante nella gestione della società così come da accordi presi con gli stessi americani prima del ritorno alla presidenza di Lopez. Da specificare che non ci sarà trattativa: sino a giovedì Onofrio Lopez rifletterà sul da farsi, e se deciderà di vendere, giovedì si presenterà nello studio notarile leccese per formalizzare il passaggio delle quote. L’accordo sulla cifra, infatti, c’è. Sarà soltanto una scelta del patron decidere se proseguire il suo percorso in biancoverde o se, dopo sette anni, la sua avventura terminerà qui ed inizierà la gestione a stelle e strisce, oltre che barese con il ruolo di Laricchia in società. Una cosa deve essere chiara: non è prevista una co-gestione della società. Se resta Lopez, lo farà da solo contando sull’aiuto della città. Altrimenti l’attuale patron sarà completamente out dal progetto, cedendo l’intero pacchetto delle quote sociali agli americani e ad Alessandro Laricchia.