Ieri primo aprile 2022, primo giorno post stato d’emergenza sanitaria, ci sono state novità anche per quanto riguarda il mondo della scuola. Gli insegnanti che non hanno inteso aderire alla campagna vaccinale anti Covid, sono ufficialmente tornati a scuola. E’ stato questo uno degli argomenti della puntata di Perché? Se n’è parlato con Roberto Romito, presidente regionale dell’ANP, Associazione Nazionale dei Presidi. Il responsabile pugliese dei dirigenti scolastici ha precisato che nella nostra regione si parla di 600 insegnanti interessati. “ Con il fatto che sia stata disposta la fine dello stato di emergenza, ma non sono cessati gli effetti della pandemia, nel senso che si è ancora in presenza di dati considerevoli di contagi- ha sottolineato Romito – fino alla conclusione dell’anno scolastico, si è nuovamente in presenza di situazioni emergenziali, transitorie, tutt’altro che trascurabili. In primis il fatto che insegnanti non vaccinati non possono avere contatti con gli studenti. Quindi un freno alla ragione stessa della presenza dei docenti nei plessi”.  In buona sostanza per le 36 ore settimanali di servizio i docenti interessati, a partire dal primo aprile, devono occupare l’orario impegnati in altre mansioni, certo di non facile individuazione. “ Peraltro questa situazione comporta già i prodromi, prese di posizione, da parte di alcune organizzazioni – ha puntualizzato il dottor Romito – tese a mettere in evidenza come i docenti non debbano svolgere incarichi diversi da quelli di competenza”. Da qui alla fine dell’anno scolastico in corso, in attesa dell’evolversi della situazione epidemiologica, sulla quale però il governo si è già determinato, è già chiaro che per il mondo della scuola è ancora tempo di soluzioni tampone.