Sfruttamento della prostituzione e schiavitù: venti arresti nel Barese

Autore Redazione Canale 7 | sab, 09 apr 2022 12:24 | 923 viste | Bari Polizia-Di-Stato Arresti Cronaca

Operazione “Lover Boys”: blitz all'alba, fermato traffico di donne rumene.

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, emessa dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 20 persone, indagate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e allo sfruttamento della prostituzione – unitamente al compimento di altri delitti contro la persona – in danno di giovani donne provenienti dalla Romania, secondo uno schema noto con l’espressione “Lover Boy”. Nello specifico, si tratta di un sistema attraverso il quale giovani ragazze, dal fragile profilo emotivo e psicologico, prevalentemente per ragioni di tipo familiare, vengono dapprima adescate e poi soggiogate, fino ad essere ridotte in uno stato di vera e propria schiavitù. Secondo l’impostazione accusatoria alcuni degli indagati avrebbero svolto proprio il ruolo di “Lover Boys”, adescando le vittime nel Paese di origine, talvolta utilizzando i social networks ed altre fonti aperte per mostrare alle vittime il proprio elevato tenore di vita, alimentando l’illusione di una vita migliore lontano dal proprio Paese. L’associazione si sarebbe avvalsa di complicità di alcuni cittadini italiani, che avrebbero fornito di concerto con gli altri membri del gruppo, assistenza logistica ed operativa, accompagnando le donne sui luoghi deputati alla prostituzione ed assicurando loro un alloggio da cui, però, non avrebbero avuto alcuna possibilità di allontanarsi. Secondo l’impostazione accusatoria sono stati contestati agli indagati 37 capi d’imputazione. Il flusso di denaro generato dallo schema criminale ammonterebbe, secondo le prime stime, a circa 3 milioni di euro annui. Dei 20 indagati, 12 sono stati condotti in carcere e 5 sottoposti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale valuterà, nel contraddittorio con la difesa, gli elementi di prova raccolti a loro carico.

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