Carenze igienico sanitarie nel carcere di Bari e Trani

Autore Redazione Canale 7 | mer, 20 apr 2022 11:08 | 785 viste | Sappe Bari Trani Carceri Attualità

“Sezioni ancora aperte nonostante la fine dell'emergenza Covid": è la denuncia del Sappe.

Nella sezione femminile del carcere di Bari reparti definiti "inagibili" e riaperti a causa dell'emergenza pandemica, che ad oggi ospiterebbero anche detenuti con problemi psichiatrici. A denuncialo il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. In una nota è stata descritta la complessa situazione riscontrata anche all'interno della struttura che ospitava i detenuti semiliberi a Trani. "Dopo tante battaglie e proteste a tutti i livelli- scrive il Sappe- il sindacato è riuscito a chiedere, poiché inagibili ed irrispettosi dei diritti minimi della dignità, nonchè della privacy dei detenuti.  Il Sappe ricorda anche che con lo scoppio della pandemia,  dal Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria di Bari fosse arrivata “ richiesta di aprire quelle sezioni che il Ministero della Giustizia aveva dichiarato inagibili". Una situazione che inevitabilmente si sarebbe ripercossa anche sugli agenti di polizia penitenziaria, "costretti a lavorare in ambienti fatiscenti, sporchi e freddi”. Durante l'emergenza c'è stata poi la necessità di utilizzare un numero maggiore di poliziotti, scrive sempre il sindacato, visto che le sezioni funzionavano a pieno ritmo, ospitando i detenuti positivi al Covid, oppure nuovi giunti che dovevano essere isolati. Secondo quanto denunciato dal sindacato, ora che lo stato di emergenza è stato revocato, però, anche nel carcere barese si continuano a ospitare nuovi detenuti, creando un sovraffollamento delle strutture ancora maggiore. "Nei giorni scorsi il Sappe ha scritto al Provveditore regionale chiedendo di rivedere la sua posizione sulla vicenda – si sottolinea aspramente nella nota-  ma lo stesso con disinteresse e superficialità non ha nemmeno ritenuto di rispondere a queste richieste”. Sezioni definite dal Sappe “ della vergogna, ormai le uniche nella nazione". L'appello si conclude con un invito ai sindaci di Bari e Trani "a visitare le sezioni in questione, in qualità di responsabili dell’igiene e sicurezza pubblica, per accertare le condizioni igienico sanitarie in cui sono costretti a vivere i detenuti, nonché a lavorare i poliziotti".

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