L’assessore Maraschio ha detto: "Necessari meno smaltimenti in discarica e più riciclo".
La Giunta Regionale della Puglia ha approvato l’aggiornamento al Piano dei rifiuti speciali. Si tratta della riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali, aumento della preparazione per il riutilizzo e del riciclaggio dei rifiuti speciali, meno" smaltimenti in discarica e minimizzazione dei carichi ambientali. Per l'assessora regionale all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio, un provvedimento tra i più "più attesi di questa legislatura che, insieme al Piano di gestione dei rifiuti urbani ed al Piano Amianto, costituisce dunque la pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti. Il Piano prevede anche Accordi di programma ed Intese, sia con il mondo della ricerca (Università ed Enti di ricerca) che con i grandi produttori di beni ed i Consorzi, con l'obiettivo di ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti nonché ad individuare ed implementare nuove tecnologie di gestione dei rifiuti mirate al riciclaggio degli stessi. Sul fronte del recupero dei flussi di rifiuti speciali, sarà posta attenzione allo sviluppo dei centri di preparazione per il riutilizzo. Ulteriori azioni, sono previste anche per rifiuti da costruzione e demolizione, oli usati, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli fuori uso, rifiuti sanitari che rappresentano flussi prioritari anche nel Programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Per l'assessora Maraschio, il documento "intende anche perseguire e rafforzare gli strumenti già adottati per il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul territorio e nel mare; in quest’ottica le misure previste nel Piano si coordinano con quanto stabilito nel piano dei rifiuti urbani adottato". Infine, un'ulteriore importante innovazione è l’aggiornamento dei criteri localizzativi per l’insediamento degli impianti destinati al trattamento dei rifiuti speciali, che dovranno essere coerenti con quelli individuati nel Piano di gestione dei rifiuti urbani, consentendo di uniformare i criteri dei processi amministrativi regionali e provinciali.