Buone notizie dall'audizione odierna in I Commissione Bilancio e programmazione
MONOPOLI - «L’audizione di oggi ha messo in evidenza il rispetto del nuovo cronoprogramma approvato per la costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, per cui c’è la ragionevole speranza di vedere il fine lavori entro il 25 aprile 2023, cioè tra 287 giorni. E nel frattempo paiono rispettati i tempi per le gare d’acquisto di arredi e attrezzature». A dare quelle che finalmente sembrano buone notizie è il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati che ieri ha ascoltato in audizione i vertici della Asl di Bari. «L’attività continua – dice ancora Amati -, e a volte petulante, della I Commissione può essere funzionale alla rimozione di diversi problemi e a superare numerose inerzie. Più o meno come sta accadendo in questo caso. Dopo molteplici attività per verificare sino in fondo i problemi e denunciare i ritardi, oggi registriamo qualche buona notizia. Nel dettaglio. Se si considera l’incremento totale del tempo contrattuale, sono trascorsi 1297 giorni sui 1596 contrattuali, pari al 81,3 % del tempo. La percentuale di lavorazioni pagate, invece, ammonta al 56,52 per cento. Ne deriva che nel tempo residuo del 18,7 per cento bisognerà mettere in opera una percentuale di lavorazioni pari al 43,48 per cento. A prima vista ciò potrebbe indicare una sproporzione tra quantità di tempo residuo e opere da realizzare, per rispettare il fine lavori del 25 aprile 2023. In realtà il nuovo cronoprogramma prevede un incremento progressivo delle lavorazioni nei mesi residui, allo stato rispettato. In questo consistono le buone notizie». Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano sta sorgendo su un’area pari a 178.000 metri quadri, ha una superficie lorda di circa 63.000 metri quadri e un volume complessivo di 295.000 metri cubi. La struttura disporrà di 299 posti letto sviluppati su tre livelli, 150 camere di degenza, 5 sale operatorie, parcheggio per 1.150 posti auto, impianti fotovoltaici e potrà servire un bacino d'utenza di oltre 260mila persone. La dotazione dell’ospedale prevede anche 14 letti tecnici di Osservazione breve intensiva (Obi), 32 postazioni di Day service e Dialisi, un blocco parto con tre sale parto/travaglio, una sala parto in acqua e una sala per le emergenze ostetriche (attiva h24). Rilevante l’investimento in tecnologia, in particolare per la diagnostica per immagini, che potrà contare su 10 sale con apparecchiature di ultima generazione (2 Tac, 2 Rm, 2 Rx, 2 mammografi, 2 ecografi), oltre a una fornitura tecnologica dedicata al pronto soccorso, con una sala Tac, 2 sale Rx e una sala ecografia. Sono previste, inoltre, 3 sale per Endoscopia, 2 sale per Cardiologia invasiva e Radiologia interventistica, più 3 sale per chirurgia ambulatoriale e 2 per la chirurgia laser. Secondo l’ultimo cronoprogramma, come ha spiegato anche lo stesso presidente Amati, la struttura dovrebbe essere consegnata il 25 aprile 2023 cioè tra 286 giorni salvo ulteriori intoppi come quelli già verificatisi a causa del Covid e della carenza di personale che hanno fatto slittare di quasi due anni il completamento dell’opera.