Le elezioni anticipate potrebbero tenersi il prossimo 2 ottobre.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dimesso. Il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Dopo aver incontrato il presidente Mattarella, Draghi ha visto la presidente del Senato Elisabetta Casellati e il presidente della Camera Fico. Secondo il protocollo i presidenti dei due rami del parlamento andranno nel pomeriggio al Quirinale. Quella odierna è la giornata che segna dunque dopo 17 mesi la fine del governo Draghi, soprattutto dopo quanto accaduto ieri al Senato. Qui c’’era stata la fiducia al premier ma con soli 95 voti favorevoli: il risultato più basso che il governo ha ottenuto in questa legislatura. Dunque un numero esiguo per proseguire il cammino del governo. "Prima di tutto grazie- sono state le parole con cui il presidente Draghi, ha aperto il suo intervento alla Camera, a cui ha fatto seguito un lungo applauso. "Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. Poi il premier dimissionario, come detto, è salito al Colle da Mattarella. Se il Capo dello Stato come appare ormai certo, scioglierà le Camere, il voto anticipato avrebbe già una data: quella del prossimo 2 ottobre.