A far scattare le manette ai polsi dell'uomo i carabinieri della Stazione di Monopoli
MONOPOLI - Si denudava e si masturbava davanti ad una minorenne. Per questo è finito in manette, a Monopoli, per atti osceni in luogo pubblico, un 30enne fasanese. A tendergli una trappola, dopo alcune segnalazioni giunte, i militari della Stazione dei carabinieri proprio di Monopoli coordinato dal Luogotenente Denis Michilini che con un’auto civetta hanno monitorato la zona, sul litorale, dove l’uomo di solito agiva. Mercoledì pomeriggio poi i carabinieri sono entrati in azione. Dopo averlo seguito per diverso tempo hanno notato l’uomo fermarsi per strada, tra Cala Paradiso e Cala Cerasa, due dei lidi più frequentati dai monopolitani e non solo essendo quasi all’interno del centro urbano. Il 30enne, appena vista una ragazzina, si è denudato e ha cominciato, secondo quanto riportano gli investigatori, a masturbarsi. A quel punto i militari sono intervenuti e lo hanno arrestato. Il magistrato di turno ne ha poi disposto il trasferimento ai domiciliari. Pare che la ragazzina presa di mira abbia dichiarato che l’uomo commetteva questo tipo di gesti già da tempo e infatti, ieri, durante l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice ha anche contestato l’accusa di stalking al fasanese. Comunque l’arresto è stato convalidato e il 30enne rimesso in libertà ma con l’obbligo di dimora a Fasano e il divieto di avvicinamento alla ragazzina. L’imputato, difeso dall’avvocato Umberto Sforza, pare si sia difeso parlando di un equivoco e che quando i carabinieri lo hanno arrestato stava solo espletando un bisogno fisiologico. Una versione a cui, però, il giudice non ha creduto.