Passa proposta del gruppo "Con Emiliano": via libera al centro "San Bartolomeo" di Monopoli

Autore Redazione Canale 7 | gio, 28 lug 2022 20:47 | 917 viste | Monopoli Gruppo-Con San-Bartolomeo Autismo

Il consiglio regionale elimina i limiti autorizzativi territoriali

MONOPOLI - «Strutture d’eccellenza per l’assistenza ai pazienti autistici realizzate con soldi pubblici, ma che fino ad oggi non hanno potuto svolgere le funzioni per le quali sono state progettate per ragioni meramente burocratiche: per superare questa impasse sempre più odiosa e incomprensibile per i cittadini, abbiamo costruito la nostra proposta di emendamento che da ora è parte integrante della legge regionale 406/A». A parlare sono i consiglieri regionali del gruppo “Con Emiliano” Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci dopo che una loro proposta per eliminare i limiti autorizzativi territoriali sui centri per autismo è stata approvata in consiglio. «Facciamo un passo indietro – continuano i consiglieri -. In Puglia ci sono diverse strutture sociosanitarie, finanziate con i fondi Fesr, che operano senza poter erogare i servizi per le quali sono state concepite: questo perché la normativa, nel frattempo, è cambiata, prevedendo la possibilità di autorizzare solo quelle presenti nei capoluoghi di provincia. Un paradosso, considerando il valore sociale e assistenziale che interpretano, proprio come i centri per l’autismo. A titolo esemplificativo e non esaustivo, citiamo il caso del “San Bartolomeo” di Monopoli: un centro ristrutturato con 375mila euro di fondi Fesr e finalizzato all’assistenza dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico. La struttura, a suo tempo, è stata realizzata con tanto di parere positivo della Regione. Successivamente, con l’approvazione del regolamento sull’autismo, che stabilisce che questi centri debbano essere autorizzati solo nei capoluoghi di provincia, il San Bartolomeo ha ricevuto il cartellino rosso perché eccedente rispetto al fabbisogno. Perciò, con la proposta che abbiamo formulato oggi, cerchiamo di rimettere ordine e dare una risposta vera e concreta ad un bisogno assistenziale in costante crescita, eliminando i limiti autorizzativi territoriali al di là del fabbisogno».

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