L'ex frontman dei The Giornalisti protagonista di un concerto godibilissimo
MONOPOLI - Per apprezzare ancora di più Tommaso Paradiso bisogna ascoltarlo dal vivo. Nel concerto tenuto ieri sera alle ex casermette di Monopoli, l’ex leader dei Thegiornalisti, per circa due ore di musica, ha tratteggiato le tappe più importanti del suo percorso musicale con una scaletta che ha raggruppato brani intimi e hit da ballare. Paradiso si è dimostrato un grande performer, in grado di essere in sintonia con il pubblico, che saltellante gli rispondeva puntualmente in coro. Paradiso, tra l’altro, si avvale di un’ottima sezione ritmica, con Daniel Fasano (batteria) e Silvia Ottanà (basso elettrico), e che vede anche la presenza di Gianmarco Dottori (chitarra e pianoforte), Nicola Pomponi (chitarra), Angelo Trabace (pianoforte e tastiere/synth), Marco Scipione (sax e percussioni) e le bravissime coriste Frances Alina Ascione e Roberta Montanari. Il concerto si è aperto con Maradona y Pelè ed è proseguita con “Fine dell’estate”, Fatto di te, New York, Love, Sold out, Zero stare sereno, Magari no, Lupin, Tra la strada e le stelle, Promiscuità, La luna e la gatta, La stagione del cancro e del leone, Da sola in the neght e piove inb discoteca. Ai concerti di Paradiso è impossibile annoiarsi. L’artista è riuscito a mantenere sempre alta l’attenzione, tra battute e sorprese messe tra un brano e l’altro, andando proprio in mezzo al pubblico, che lo ha ricambiato con grande affetto. La scaletta ha poi portato a hit come Questa nostra stupida canzone d’amore, Riccione, Tutte le notti, ricordami, Felicità puttana, Non avere paura sino alla conclusiva Completamente iniziata da Paradiso alle tastiere e conclusa con tutta la band. Una bella festa in musica. Un concerto che lascia soddisfatti, in cui Paradiso ha dimostrato anche dal vivo di essere lontano dai “soliti giri di basso”, presentandosi in una versione pop rock confidenziale che lo distanzia da altri musicisti prossimi alla sua generazione e che fa trasparire il peso del fertile ambiente artistico in cui è cresciuto. L’artista ha entusiasmato per musica brillante, tecnica e straordinario affiatamento, tanto che tutti i musicisti sembrava suonassero in una situazione familiare, al di fuori di ogni ritualità.