Consiglio regionale: seduta sciolta per mancanza del numero legale

Autore Redazione Canale 7 | mer, 19 lug 2017 12:24 | 3782 viste | Consiglio-Regionale Puglia Politica

All'attacco le opposizioni

( Da comunicato) - I lavori del Consiglio regionale sono stati aggiornati alla seduta del 31 luglio. Sul voto finale alla proposta di legge di modifica alle norme sulla valutazione di impatto ambientale è mancato il numero legale e la seduta è stata sciolta.

Dichiarazione di Erio Congedo, consigliere regionale Fratelli d'Italia.
"In un’intera giornata la maggioranza di Emiliano cade per ben due volte sulla richiesta di numero legale e non riesce ad approvare nemmeno una leggina di carattere tecnico come quella sulla valutazione di impatto ambientale; la regione Puglia, da due anni governata da un presidente in tutt’altre faccende affaccendato, oggi risulta essere ostaggio di appetiti e personalismi che non consentono nemmeno l’ordinaria amministrazione. Non erano certo queste le aspettative di quanti nel 2015 hanno votato per quel candidato che aveva promesso di risolvere i problemi della Puglia a partire dalla sanità, passando per ambiente, cultura e turismo, trasporti, lavori pubblici e agricoltura". 


“Per colpa di una maggioranza a trazione PD che fatica a lavorare, ancora una volta siamo stati costretti a chiudere un Consiglio regionale senza produrre assolutamente nulla.” una volta per tutte".



“Emiliano farebbe meglio ad ammettere il proprio fallimento politico, facendo un passo indietro: per ben due volte, durante la seduta odierna del Consiglio regionale, è venuto meno il numero legale per i mal di pancia interni al centrosinistra in visto del rimpasto di Giunta. La verità è che la maggioranza si sta frantumando, dietro delusioni e aspettative tradite: se fino ad oggi era tenuta insieme solo dal filo del potere e non certo dei valori e dei programmi, ora si sfalda per le poltrone in Giunta. È il segno evidente di una coalizione eterogenea unita solo dalle logiche di spartizione politica e non certo dai programmi e da una visione per la Puglia”. Così il Gruppo consiliare di Forza Italia (Andrea Caroppo, Domenico Damascelli, Francesca Franzoso, Giandiego Gatta e Nino Marmo. “Dall’inizio della legislatura –aggiungono- abbiamo assistito ad un’opposizione stringente e costante del collega Borraccino, che ogni giorno pungola e critica Emiliano nella sua azione di governo. Da oggi, avremo anche i colleghi di Art.1 che, a poche ore dal rimpasto, iniziano ad alzare il cartellino rosso alla maggioranza (di cui dovrebbero far parte) e se ne vanno dall’aula, facendo mancare il numero legale. Lo avevamo detto dall’inizio: non c’era alcuna sintonia, alcuna comunanza valoriale nella maggioranza che sostiene Emiliano. Una maggioranza –concludono i consiglieri di Fi- che evidentemente non esiste più”.

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo

"Il numero legale che manca due volte. Nuovi assessori annunciati dai media e chissà se nella giornata di oggi saranno nominati. Un centrosinistra che vede i partiti di sinistra in una latente, ma non troppo, conflittualità con il governatore. Una maggioranza in fibrillazione che non riesce a garantire lo svolgimento dei Consigli regionali alla vigilia della terza estate targata Emiliano, mentre ci sono tanti provvedimenti importanti da approvare. Una giunta paralizzata da dimissioni e nuovi arrivi.
Ci chiediamo: ma il presidente Emiliano avverte la responsabilità di quello che sta succedendo? Sente il peso politico di una situazione decisamente fuori controllo che finisce per arrecare danni ai pugliesi?
La situazione è talmente grave che non abbiamo bisogno di girare il coltello in una ferita che fa male a tutta la politica e ai cittadini pugliesi. La nostra è una preoccupazione seria, abbiamo una super tassazione in Sanità e Rifiuti, con emergenze alle quali Emiliano non pone rimedio, uno dei più alti tassi di disoccupazione, specie giovanile, i nostri agricoltori in ginocchio, senza acqua e senza finanziamenti.
Per questo invitiamo il presidente a farsi carico della responsabilità che gli è stata affidata dai pugliesi. Subito"


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