Nuovo atto intimidatorio a Savelletri: bruciata l'auto del comandante dell'Ufficio Marittimo

Autore Alfonso Spagnulo | mer, 07 dic 2022 11:39 | 896 viste | Fasano Savelletri Incendio Ufficio-Marittimo Atto-Intimidatorio Vigili-Del-Fuoco Carabinieri Capitaneria-Di-Porto

Ignoti hanno dato alle fiamme la Nissan Micra parcheggiata all'interno della zona militare

FASANO - Un grave atto intimidatorio è stato compiuto nel corso della notte appena trascorsa ai danni del comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Savelletri Lgt Np Vito Domenico De Mario. Ignoti, nel corso della notte, sono penetrati all’interno dell’area di pertinenza del locale comando della Guardia Costiera ed hanno dato fuoco all’auto del comandante, una Nissan Micra. L’allarme scattato quasi immediatamente, considerato che proprio al piano superiore degli uffici alloggia il comandante con la sua famiglia, ha fatto convergere sul posto pattuglie dei Carabinieri della compagnia di Fasano e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ostuni che hanno spento le fiamme. L’auto è andata completamente distrutta. I militari del’Arma hanno avviato immediatamente le indagini per fare piena luce su questo inquietante episodio. In giornata è previsto l’arrivo a Savelletri dei vertici provinciali e regionali del Corpo delle Capitanerie di Porto che incontreranno il comandante De Mario per portare la vicinanza del Corpo e per fare il punto di quanto accaduto. «Sono ancora una volta indignato per quanto successo a Savelletri la scorsa notte ai danni del Comandante dell’Ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Savelletri Lgt Np Vito Domenico De Mario – commenta il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria -. A nome di tutta l’Amministrazione e dell’intera comunità fasanese esprimo solidarietà per questo ennesimo gesto criminale. Ho fiducia che l’autorità giudiziaria possa far luce su questo episodio e su quelli accaduti nelle ultime settimane nel più breve tempo possibile per riportare serenità in una frazione che negli ultimi tempi è stata destinataria di troppi atti di intimidazione».

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