Dopo due anni di pandemia è tornata la tradizionale fiera.
Oggi
13 dicembre il calendario della chiesa cattolica celebra S. Lucia Martire,
protettrice degli occhi, della vista e dei ciechi. Qualche cenno storico. La
santa di origine siracusana fu
martirizzata proprio il 13 dicembre del 304, cosparsa di olio, posta su legna e
torturata col fuoco, ma le fiamme non la toccarono. Fu infine messa in
ginocchio e decapitata. Oggi a Monopoli S. Lucia è stata festeggiata presso la chiesetta nel
borgo murattiano con una Santa Messa presieduta dal vescovo S. Ecc. Monsignor
Giuseppe Favale, a cura dell’omonima
confraternita, concelebrante Don Oronzo Negletto, parroco del Carmine, da cui
la chiesette dipende. Al prologo della celebrazione Mons. Favale, ha sottolineato il ritorno alla
normalità, nonostante ancora i rischi Covid ma anche i timori per la pace, a causa del
conflitto in Ucraina. Nell’omelia il presule ha parlato della martire Lucia “ giovane
devota a Dio agli albori del cristianesimo. Dopo 17 secoli il suo sacrificio è sempre attuale,
vedi le sopraffazioni e l’odio verso chi vuole professare il proprio credo. Santa
Lucia e il primato di Dio su tutto- ha detto Monsignor Favale – Convita sposa di
Dio, che per il Signore è andata incontro con coraggio al martirio, per seguire
l’amore supremo”. La funzione religiosa
è stata trasmessa in diretta da Canale7. I festeggiamenti quest’anno, iniziati
nel pomeriggio di ieri, si svolgono finalmente nella normalità, dopo due anni di
stop dovuti alla pandemia. Nella via Ricasoli, antistante la chiesa di S.
Lucia, e’ tornata l’ antica fiera con le bancarelle di merci varie, tra cui i
tradizionali “coccherid”, manufatti in terracotta che sono un po’ l’emblema di
questa ricorrenza. Un servizio nel telegiornale.