Esponenti di centrodestra, durante l'ultima seduta consiliare, hanno apertamente lanciato la ricandidatura del sindaco Annese.
Il Documento Unico di programmazione è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Monopoli. Il documento previsionale è stato licenziato con 13 voti favorevoli e 7 voti contrari degli esponenti di minoranza. Compatto il voto di maggioranza sull’ultimo previsionale del governo Annese, in pratica il consuntivo sull’intero mandato dell’amministrazione di centrodestra. Voto nettamente avverso delle minoranze che hanno bocciato nettamente la manovra, pur sostenendo che diversi aspetti possono considerarsi positivi. Tra questi la gestione rifiuti, l’acquisizione del distaccamento dei vigili del fuoco. Respinti, invece, gestione del sociale, opere pubbliche, il problema traffico e parcheggi, l’agricoltura, ma soprattutto è stata rimproverata alla maggioranza una mancanza di visione futura della città. Insomma, a loro dire, carenza di progettualità. Il risultato della votazione al bilancio di previsione, l’ultimo di questa consigliatura, non poteva che essere anche il primo banco di prova politico del consiglio comunale in vista delle amministrative del 2023. Da qui il posizionamento netto delle parti sull’importante documento di orientamento politico-finanziario in proiezione futura. Tra gli aspetti politici emersi, il pronunciamento di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno indicato di essere pronti a sostenere il sindaco Annese per una sua eventuale ricandidatura alla guida della città. Un si convinto è venuto da Piero Barletta e da Giacomo Piepoli di Monopoli al Centro. Essi hanno detto di essere pronti a dare continuità e completezza del programma avviato nel 2018. Monopoli al Centro è la corposa parte politica di riferimento del primo cittadino. Un sostegno è venuto anche da Forza Italia per voce di Giovanni Martellotta, il quale però ha lasciato intendere che sarà l’intera coalizione a dire l’ultima sulla convergenza alla candidatura unitaria su Annese. Insomma la campagna elettorale è dunque stata avviata. A sei mesi dalle urne la consultazione si preannuncia pregna d’interesse.