Numeri straordinari per il "porto-gioiello" di Monopoli con gli approdi lusso.
Oltre il 34% di passeggeri complessivi in più nel porto di Bari nel 2022 rispetto all'anno prima, ma anche una netta crescita dei movimenti di merci e degli approdi, con un vero e proprio boom per i crocieristi che nel capoluogo pugliese fanno registrare numeri raddoppiati in 12 mesi: sono risultati da record quelli dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che ha presentato i risultati dello scorso anno rilevati tra gli scali di Bari, Brindisi, Monopoli, Manfredonia, Barletta e Termoli. Con più di 19,5 milioni di tonnellate di merci movimentate, i 6 porti del Sistema segnano il +16,2% di crescita rispetto al 2021 e il +13% rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), un risultato decisamente superiore al dato di previsione di crescita dell’economia marittima italiana, calcolato al 2,7% sul 2019. Molto buoni i numeri complessivi per il flusso di passeggeri dei traghetti transitati: quasi 1,7 milioni di viaggiatori, in aumento del +50% rispetto all’anno precedente. Per le crociere, invece, si segnalano ben 500mila passeggeri giunti nei porti dell'Autorità con una crescita del +125,6% rispetto al 2021. Risposte e Turismo, infatti, il porto adriatico detiene il terzo posto in classifica in Italia, dopo Genova e Civitavecchia. Bilancio più che positivo anche per quello che viene definito 'porto-gioiello' del Sistema dell’Adriatico Meridionale, Monopoli, che si conferma una meta turistica molto interessante per le piccole crociere del segmento lusso. Con i suoi 23 accosti crociere e le quasi 2.400 persone transitate, infatti, il porto di Monopoli ha visto nel 2022 una crescita esponenziale rispetto all’anno precedente (+580%) ed estremamente rilevante, +13%, rapportata al 2019, anno d’oro per le crociere a Monopoli. In totale, gli accosti sono stati 116. “ Le prospettive per l’immediato futuro, ritengo, sono addirittura più positive - commenta il presidente Ugo Patroni Griffi - Stiamo lavorando a livello nazionale per ottenere le semplificazioni, strumento indispensabile per realizzare le opere, dragare i porti e attrarre investimenti privati. Il 2023 ha una fondamentale priorità - conclude Patroni Griffi - l’avvio delle gare delle opere finanziate sul Pnrr e sul fondo complementare”.