Il racconto della cosiddetta "altra resistenza" è aperta al pubblico fino al 25 aprile 2023.
Nella
mattinata di venerdì 20 gennaio, presso il Museo Ferroviario di Lecce, è stata
inaugurata la mostra “Il treno degli IMI” dedicata alla storia degli internati
militari italiani. Una storia dimenticata per quasi cinquant'anni quella degli
internati militari italiani: 650mila giovani soldati che, dopo l'Armistizio
dell'8 settembre 1943, rifiutano di arruolarsi nei reparti della Wehrmacht e
della Repubblica Sociale Italiana e che quindi vennero caricati sui treni
diretti in Germania. All'arrivo nei lager venne proposto loro di scegliere tra
il ritorno in Italia (a condizione di aderire all'esercito della Repubblica
Sociale Italiana) o l'internamento nei lager nazisti. La maggior parte di loro
scelse consapevolmente di essere internata. Furono così segregati nei lager
nazisti in Germania e in Polonia, dove vennero sottoposti a ogni forma di
violenza fisica e psicologica ma resistettero, dando così inizio a
quell'incredibile e spontaneo movimento di ribellione militare di massa
definito "L'altra Resistenza". Finita la guerra nel 1945 però, al
loro rientro, trovano un paese distrutto, ridotto alla fame e poco incline ad
ascoltare la loro storia. Alle loro famiglie raccontarono poco o nulla della
loro esperienza, cercando di dimenticare le sofferenze patite. Alla
manifestazione hanno partecipato la presentazione Beatrice Agata Mariano, Capo
di Gabinetto Prefettura di Lecce, Alessandro Delli Noci, Assessore allo
Sviluppo Economico della Regione Puglia, Stefanozv Minerva, Presidente della
Provincia di Lecce e Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce. La mostra è patrocinata
dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce e si
avvale della collaborazione dell’associazione Ionico Salentina Amici delle
Ferrovie di Lecce, L’Associazione
Nazionale Reduci della Prigionia e dell’Internamento di Roma, L’Associazione
Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) – sez. di Lecce, Associazione il Treno
della Memoria e Associazione Terra dei Fuochi Mediterranea. Un servizio nel telegiornale