Erano presenti alla cerimonia le sorelle del poliziotto originario di Calimera, Matilde e Luigina.
«La morte non porta via i nostri cari anzi li conserva e li
nobilita nella nostra memoria». Parole che ben sintetizzano il senso della
nuova via intitolata ieri pomeriggio, a Pezze di Greco ad Antonio Montinaro
caposcorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci insieme alla
moglie del magistrato Francesca Morvillo e agli altri agenti della scorta. La
seconda a don Antonio L’Oliva, punto di riferimento per tanti anni della
comunità fasanese. Erano presenti alla cerimonia le sorelle del poliziotto
originario di Calimera, Matilde e Luigina. A scoprire la targa, accanto al
sindaco Francesco Zaccaria e al suo vice, Luana Amati c’erano il prefetto di
Brindisi, Michela Savina La Iacona, il questore di Brindisi, Annino Gargano,
rappresentati di Polizia di Stato, carabinieri (guidati dal comandante della
locale Compagnia Massimo Cicala), la sezione di Brindisi dell’associazione
nazionale Polizia di Stato, la Polizia Locale guidata dal comandante Maria
Rosaria Speciale, il segretario provinciale di Libera Valerio D’Amici e il
responsabile cittadino dell’associazione contro le mafie, Giuditta Di Leo, che
ha accompagnato una delegazione di studenti del liceo «Da Vinci» che compongono
il presidio di Libera. Un servizio nel telegiornale.