Critiche le opposizioni, specie il gruppo di Azione che aveva caldeggiato alcune proposte di legge in materia di sanità.
La seduta del consiglio regionale di martedì
28 febbraio si è chiusa anticipatamente per mancanza del numero legale.
è andata deserta dopo l’approvazione di una legge in materia di Foreste
e Filiere Forestali ela normativa che
disciplina le attività diagrinido e
agriasilo, in materia di agricoltura sociale, prima firmataria la consigliera
del PD Lucia Parchitelli. Durante l’esame dell’articolato, cheposizioni assai distanti sull’impianto stesso
dellaPdL, il numero dei presenti è sceso
a 19, segnando così il termine dell’assise. I lavori dell’assemblea di via
Gentile erano stati avviati con un pensiero espresso dalla presidente del
consiglio Loredana Capone, rivolto alle famiglie e vittime del naufragio
avvenuto nei giorni scorsi al largo delle coste calabresi, per cui è stato
osservato pertanto un minuto di silenzio. La fine anticipata della seduta è
stata stigmatizzata dalle opposizioni. Molto critico il gruppo di Azione, Fabiano
Amati e Ruggiero Mennea. “ Una maggioranza flop, portata allo stato confusionale
dai giochi di potere del governatore Emiliano”, hanno scritto in un comunicato i
calendiani. Azione considera molto grave il fatto che non si siano affrontate
urgenti questioni sanitaria, quali per esempio le liste d’attesa. Di fatto bocciato
l’esame della proposta di legge sul progetto di ricerca per la carta d’identità
genetica. “ E’ saltato il numero legale con ripresa dei lavori per poco più di
due ore. E si fugge sempre dalle decisioni”, concludono i rappresentanti di
Azione. I rappresentati di Fratelli d’Italia hanno stigmatizzato la mancata
discussione su importanti argomenti relativi ai diritti delle persone
sottoposte a provvedimenti limitativi della libertà personale, dei diritti
delle persone con disabilità e del diritto alla salute. “ L’assemblea regionale
non è stata in grado di discutere su una proposta di legge sull’istituzione
dell’ufficio della difesa civica e da oltre due anni la maggioranza non è in
grado di eleggere il garante dei disabili, figura essenziale per le centinaia
di associazioni che chiedono un loro interlocutore istituzionale”. L’assemblea
pugliese tornerà a riunirsi tra due settimane, martedì 14 marzo. (foto di archivio)