Il dato emerge da 'Ecomafia', l’annuale rapporto di Legambiente.
La
Puglia si conferma stabile sul podio nella classifica nazionale dell’illegalità
ambientale con Bari, Foggia, Lecce e Taranto tra le 20 province italiane più
colpite dai reati. Il dato emerge da 'Ecomafia', l’annuale rapporto di Legambiente,
realizzato in collaborazione con le Forze dell’Ordine, che racconta le storie
di delinquenza ambientale in Italia. La situazione regionale, raccontata nel
report, è stata approfondita durante un incontro, svolto nell'Università degli
Studi di Bari, organizzato da Legambiente Puglia, Arpa Puglia, Uniba e Link
Bari. Per quanto riguarda la Puglia, il rapporto 2022 dell’illegalità
ambientale la colloca tra le prime regioni in termini di reati commessi. Nella
classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento, la Puglia si conferma al
terzo posto con 1.033 reati (il 10,9% sul totale nazionale). Per quanto
riguarda il ciclo illegale dei rifiuti la Puglia scende al quarto posto, rispetto
al terzo del precedente. Per quanto riguarda, invece, i reati contro la fauna e
il racket degli animali, la Puglia si conferma al secondo posto. Un servizio nel telegiornale.