Iniziative a Monopoli, Sammichele, Gioia del Colle e Fasano.
19
marzo tradizionale accensioni dei Falò di San Giuseppe. A Monopoli “ Festa dei
Falò e Fuochi nei Chiassi e Sfizi Antichi” a cura dell’Assessorato al Turismo in
sinergia con l’Associazione Operatori Centro Storico, Pro Loco “Perla di
Puglia”, OTM (Operatori Turistici Monopoli) e Associazione San Marco. Dalle 19 c’è
stata l’accensione di 14 falò per le vie del centro storico, serata allietata
da spettacoli musicali allocati nelle varie piazze e piazzette del borgo
antico, spettacoli itineranti con sbandieratori, tamburi, giocolieri,
trampolieri, mangiafuoco, serpenti e animazione per bambini. Oltre ai falò nel
centro storico ne sono stati accesi altri, nei pressi delle chiese di San
Francesco da Paola, Sacro Cuore e Sant’Antonio. Qui grande falò in
collaborazione con la maestria dei realizzatori delle celeberrime fanove di
Castellana Grotte. A Monopoli c’è stata per le vie del centro storico la
processione in onore di San Giuseppe, a cura dell’omonima confraternita, con la
partecipazione di autorità. A Sammichele di Bari si è celebrato
il Rito dei Falò di San Giuseppe, più correttamente “ le Fanòve
Giuseppe”. Sin dal passato si tiene una gara tra chi porta il cosidetto
zippo più grande per realizzare il falò più grande, con il materiale ottenuto
dall’accumulo di rami ricavati dalle potature dei campi. Il tutto sia di buon
auspicio e gratitudine al santo per un proficuo raccolto. E intorno ai fuochi
le immancabili e dolcissime zeppole, vino, taralli, frutta e ogni altro ben di
Dio. Passiamo a Gioia del Colle dove
ieri si è rinnovata la tradizione dei Falò di San Giuseppe. Sono in totale cinque
e collocati in varie zone della città. “ Riportare la tradizione nel nostro
paese, è da sempre stato uno dei nostri obiettivi” dicono gli organizzatori. della
nostra associazione. A Fasano l’antica tradizione del 19 marzo è coincisa con
il ritorno alla normalità dopo la pandemia. Anche a Fasano il falò di San
Giuseppe affonda le radici nella più autentica tradizione contadina. Il rituale
del fuoco rappresenta occasione di aggregazione sociale, per scaldarsi e
illuminare la notte, assumendo un significato di rigenerazione che annuncia la
fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. E’ stata anche una serata di
beneficenza in Largo San Giovanni Battista con stand enogastronomici e
animazione musicale a cura del gruppo folk «U Panaridd». L’intero raccolto
della serata viene devoluto in beneficenza a favore della dispensa alimentare che
garantisce mensilmente supporto a circa 400 famiglie nel territorio comunale.Un servizio nel telegiornale.