I cani impegnati nel contrasto alla Xylella fastidiosa

Autore Redazione Canale 7 | mar, 02 mag 2023 11:18 | 494 viste | Xylella Coldiretti-Puglia Cani Attualità

Una vera e propria task force canina, oltre ai droni, per contrastare il batterio killer degli ulivi.

Dalla prima task force cinofila anti-contagio ai droni per scovare dall’alto le piante malate, dagli innesti per salvare gli ulivi secolari alle ricerche di laboratorio per studiare le nuove varietà resistenti fino alla caccia senza tregua alla “sputacchina” che diffonde la malattia, è guerra su tutti i fronti alla Xylella arrivata in Italia per colpa di alcune piante importate dall’America Latina e che minaccia di distruggere il patrimonio di ulivi nazionali e dell’area del Mediterraneo. E’ quanto emerge dalla prima mappa delle armi utilizzate per prevenirne l’espandersi del batterio presentata in occasione della giornata in difesa degli ulivi al Villaggio contadino della Coldiretti di Bari, a 10 anni dall’arrivo della Xylella in Italia.  La “task force cinofila anti Xylella” – spiega la Coldiretti – è composta da due jack russel, un pastore belga malinois, un segugio, un labrador retriever e uno springer spaniel inglese che stanno concludendo il loro addestramento per poi essere schierati anche in porti, aeroporti e vivai per scoprire attraverso l’olfatto, come avviene per i loro colleghi dell’antidroga, le piante infette da bloccare prima che arrivino dentro i confini nazionali o che vengano messe in commercio. La rapidità di intervento sui focolai – evidenzia Coldiretti - rappresenta un elemento strategico fondamentale per eliminare per evitare diffusione della malattia. Per questo è arrivato il primo tampone rapido anti Xylella, un dispositivo portatile per la diagnosi simultanea sia della presenza che della replicazione attiva del batterio in tessuti di pianta e insetti vettori, in modo da isolare subito l’ulivo infetto ed evitare che il cancro dei canali linfatici colpisca gli alberi circostanti.

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