Nell’occasione sono state presentate le linee guida regionali in materia di dragaggio e un modello di sperimentazione che verrà avviato nel porto di Mola di Bari, a seguito di un accordo di collaborazione tra Regione e Fincantieri.
48 milioni di euro è il finanziamento complessivo per gli interventi di dragaggio dei fondali marini e la gestione dei sedimenti estratti nei porti pugliesi. Lo stato di avanzamento dei progetti è stato illustrato, lo scorso 3 maggio, durante il convegno 'Il dragaggio dei porti pugliesi, Linee guida per la semplificazione dell’iter approvativo', organizzato da Regione Puglia, Asset e Arpa, a cui hanno partecipato anche il Comando delle Capitanerie di Porto, l’Autorità del Sistema Portuale Adriatico e Fincantieri Deco. Nell’occasione sono state presentate le linee guida regionali in materia di dragaggio e un modello di sperimentazione che verrà avviato nel porto di Mola di Bari, a seguito di un accordo di collaborazione tra Regione e Fincantieri. Al momento sono state ritenute ammissibili e finanziabili 12 proposte progettuali, per un ammontare di contributi richiesti di complessivi 40.990.567 euro. Tra questi 12, i lavori nel Porto di Barletta sono stati già consegnati, mentre nel Porto di Molfetta è partita la bonifica bellica del sito propedeutica all'affidamento degli interventi. "Attesa la scadenza del 31 dicembre 2023 per il finanziamento a valere sulla programmazione dell'Unione Europea - ha detto l’assessora regionale ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile, Anita Maurodinoia - emergerebbe sin da ora la necessità di uno sforzo di riprogrammazione finanziaria a copertura dei costi d’investimento, con l’intento di mettere in salvaguardia gli interventi di dragaggio selezionati, rappresentativi di un manifesto interesse regionale verso i fabbisogni della portualità locale. Le opere di dragaggio dei fondali marini- conclude la Maurodinoia – sono interventi di manutenzione fondamentali per l’efficientamento delle infrastrutture portuali regionali (dai piccoli porti a vocazione diportistica ai grandi porti commerciali), che garantiscono l’accessibilità e la navigabilità in sicurezza al loro interno”.