Il mondo della politica di Monopoli piange la scomparsa dell'ex consigliere comunale, Antonio Rossani. Una nota dell'ex sindaco e amico, Emilio Romani
Lutto nel mondo della politica di Monopoli. E’ scomparso Antonio Rossani, detto Tonio, autentico pilastro della politica monopolitana, specie nella cosiddetta prima repubblica. Il ragionier Tonio Rossani, aveva 86anni, era nato a Monopoli il 17 luglio del 1937. Per lungo periodo, attraverso diverse legislature, èprima del MSI Destra Nazionale dal 1965 al 1992, poi del nuovo soggetto della destra moderna italiana con Alleanza Nazionale dal 1996 al 1999. La sua grande passione per la politica, di supporto alle istanze dei cittadini, lo aveva portato anche verso orizzonti più ampi di quelli comunali con la candidatura nelle file del MSI alle elezioni provinciali e regionali. Oltre al ruolo di strenuo ma di corretto oppositore, ma anche grandissima umanità, riconosciuta da tutti soprattutto dei rivali politici, ha ricoperto la carica di assessore ai Servizi Sociali nella Giunta di centro destra del sindaco prof. Walter Laganà dal 1999 al 2002. Nella vita quotidiana, oltre che nel suo ruolo di politico, Tonio Rossani è stato apprezzatissimo titolare di un’ importante attivita’ commerciale nel settore sanitario, punto di riferimento a Monopoli. Alla famiglia le condoglianze di Canale.
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Emilio Romani
Ho appreso da pochi minuti la triste notizia che, questa mattina, 5 giugno 2023, a pochi giorni dal suo onomastico, è venuto a mancare Antonio Rossani conosciuto da tutti come “Tonio”. Difficile per me, recintare, negli spazi stretti di una frase o peggio ancora di una parola, il tumulto di sensazioni miste tra dolore e piacevoli ricordi di un uomo che ha insegnato a tutti e non solo a me, che in politica, ma non solo li, la “sostanza può fare a meno della forma” ma non il contrario.
Con lui ho trascorso 12 anni di militanza politico-istituzionale, fianco a fianco in Consiglio Comunale e altri 4 anni prima, di sola militanza politica nel MSI/DN prima e ALLEANZA NAZIONALE dopo. E’ stato per me un maestro di valori ancor prima che di azione politica, perché era un esempio di abnegazione, coerenza e passione; un uomo vero e leale che nella sua meravigliosa confusione confezionava lucide analisi politiche e intuizioni di grande spessore di cui ne ricordo una in particolare che non posso dimenticare e che in pochi sanno. Questi non sono i momenti in cui fare della retorica sulla vita di un uomo politico ma descrivere avvenimenti di vita vissuta che io ho avuto l’onore di provare sulla mia pelle e che da li non sono mai più venuti via, quasi come si fossero forgiati in me.
Erano gli anni ’90 e si era insediata da non molto tempo la giunta Guccione e bisognava discutere in aula della realizzazione del raddoppio ferroviario e la chiusura di alcuni passaggi a livello con la realizzazione di alcuni sottopassi ferroviari e nel mentre il giorno prima del consiglio comunale ci riunivamo nel partito per discutere della nostra posizione da tenere in Consiglio lui mi confidava che avrebbe voluto chiedere all’allora Sindaco Antonio Guccione (detto Tonio come lui) dello spostamento della stazione ferroviaria a monte dell’attuale sede ferroviaria, perché a suo dire questo sarebbe costato meno e avrebbe regalato una vera e propria doppia circonvallazione alla città di Monopoli trasformando in strada l’attuale sede ferroviaria; io lo pregai di non “proferir verbo” in aula di questa sua idea per non rischiare di essere derisi per la grossolanità di una simile proposta e lui mi assecondò, solo in parte, lasciando a verbale quella sua idea. Il “destino” alcune volte sa essere beffardo, ma il “tempo”, quello invece no, quello è uno strumento perfetto di analisi a posteriori che restituisce un’immagine nitida e non equivocabile della realtà; pochi anni dopo i monopolitani mi affidarono il loro bene più prezioso, la guida della Città di Monopoli, dove, dopo essermi misurato con il costo di realizzazione di quella prima parte di sottopassi e con il secondo lotto di completamento in realtà mai portato a termine, sono arrivato a pensare che quella idea di Tonio Rossani, “col senno del poi…” era stata geniale guardando anche al processo di ormai totale dismissione delle stazioni con l’avvento della digitalizzazione e dell’automazione delle stazioni stesse in tante città italiane e con l’endemica patologia del traffico cittadino non ancora definitivamente risolta.
Ho voluto citare questo esempio perché per essere “competente” in politica e non solo li, ti devi essere applicato e aver maturato esperienza, per essere “acculturato” devi aver studiato e letto tanto di tutto, ma per essere semplicemente “portato a fare una cosa” devi essere nato così e lui lo è stato; Tonio Rossani è stato un grande amico, un grande maestro e un grande esempio politico per me, ma credo per tanti altri giovani e meno giovani che tra gli anni ’70 e la fine degli anni ‘90 hanno accettato la sfida di credere in una nuova destra, sociale, moderna, europea, ma soprattutto liberale e capace di scalare la società fino al punto da venirne a capo.
Oggi lo salutiamo con una sola certezza, è stato uno degli ultimi “Uomini Politici” di quella generazione, scritto con lettere maiuscole, che ha prestato un servizio encomiabile per la sua Comunità, e accende oggi i riflettori sulle differenze profonde tra quel “modo di fare politica” e i “giorni nostri” dove credo sia cambiato proprio tutto!
Non è questo il tempo dei giudizi, ma come al solito “il tempo…” e solo lui, sarà in grado di restituirci delle risposte chiare e molto significative di tutto questo.
Ciao Tonio….. eri e resterai nel cuore del tuo popolo e anche in quello di chi hai osteggiato politicamente perché lo facevi in modo sincero e disinteressato e ti sei guadagnato la stima di tanti anche tra non tuoi sostenitori; ringrazio Dio per avermi permesso di camminare al tuo fianco per un pezzo molto ripido del tuo percorso di vita politica e, forse, in qualche caso, di averti anche reso orgoglioso di me!
Come in questa vita terrena hai fatto “casa e bottega” tra il tuo negozio di Via Muzio Sforza e la sede del partito di Via Barnaba, già ti immagino, nella tua nuova dimensione, a tenere comizi e difendere i più deboli, già, quest’ultima tua propensione, la giustizia sociale è il dono più grande che ci hai lasciato in eredità, il più grande insegnamento che si può lasciare ai posteri: partire dagli ultimi per arrivare primi!
Un grande abbraccio alla tua meravigliosa Famiglia, nata e cresciuta secondo i tuoi sani principi e che ha restituito con affetto i tuoi insegnamenti coccolandoti fino agli ultimi istanti.
C’è un posto, dove le “persone coerenti”, che nella vita hanno dovuto scalare montagne, attraversare deserti e pagare prezzi molto alti per non aver rinunciato a questo loro principio, hanno e avranno sempre diritto di precedenza, questo posto è il cuore della gente che tutto questo vede e soprattutto sente!
Per Te questo mio ultimo abbraccio….
Monopoli 5 giugno 2023
Emilio Romani