Vecchi e nuovi problemi della sanità a Monopoli

Al nuovo direttore sanitario della Asl Bari,Luigi Rossi, la conferenza delle associazioni a difesa delle strutture sanitarie di Monopoli ha sottoposto alcuni problemi vecchi e nuovi.

La conferenza delle Associazioni a difesa delle strutture sanitarie di Monopoli ha incontrato nei giorni scorsi il nuovo direttore sanitario della ASL di Bari, Luigi Rossi per rappresentargli alcune delle urgenze delle strutture sanitarie cittadine. I primis è stato affrontato l’argomento del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. E’ stata sollecitata l’apertura del nosocomio, alla luce dell’improbabile avvio nell’ormai imminente 24 luglio, alla cui ultimazione ed entrata in esercizio mancano 85 milioni tra strumentazioni e suppellettili. La Conferenza ha poi rimarcato la necessità di procedere alla nomina dei Primari nei reparti mancanti anche in previsione del nuovo ospedale, così come il potenziamento del personale medico ed infermieristico  nei vari reparti, anche per ridurre le lunghe liste di attesa. Al dottor Rossi è stata segnalato come da tempo, bisogna attendere circa un mese per le analisi cliniche, per  carenza di tecnici di laboratorio. “ Abbiamo riportato alcune voci che affermano che la banca del sangue- dicono dalla Conferenza- a breve dovrà operare H6, cioè solo per 6 ore giornaliere, per cui poi, e specie la notte, bisognerà  rivolgersi altrove. E questo in un centro che specie d’estate è l’unico presidio nel sud-est barese designato a svolgere attività di emergenza-urgenza”. Altra questione affrontata con il nuovo direttore sanitario dell’Asl barese è il pronto soccorso del S. Giacomo. Qui vi è la necessità di potenziamento, dovendo da tempo ormai deve far fronte ad un più vasto bacino di utenza a seguito della chiusura di quelli di Conversano e Fasano.  Al dottor Rossi sono state sottoposte  le problematiche del potenziamento del Cup del S. Camillo, il ripristino dei servizi di pneumologia e allergologia, il servizio di protesica, da qualche tempo servizio trasferito a Conversano per cui i pazienti sono costretti a recarsi in quel comune per le loro esigenze. Per quanto riguarda il servizio le visite domiciliari, è stato rimarcato come ad oggi sono in servizio solo due unità per neurologia, fisiatria e geriatria. Infine, ma non per ultimo, al direttore Rossi è stato chiesto a che punto è la vicenda di attivazione al “S. Giacomo”  una “Casa della Salute”. Le Case della Salute, va ricordato, sono chiamate a garantire ai concittadini l’assistenza primaria ogni giorno H24. Particolarmente indicata per quei  monopolitani che non hanno mezzi di trasporto, debbano recarsi nel nuovo ospedale lontano circa 10 km. per ricevere tale assistenza primaria.

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