Ieri sera puntata di Perchè sulla questione rifiuti a Monopoli. Sottolineata anche la scarsa informazione verso i cittadini.
Questione rifiuti a Monopoli. E’ stato questo l’argomento della puntata di ieri sera di Perché. Problematica ampia e irta di difficoltà, ma il focus della puntata dell’approfondimento è stato incentrato sulle difficoltà che si stanno riscontrando in città sul fronte raccolta dell’indifferenziato e il calo sensibile nella percentuale di raccolta differenziata, rispetto alle precedenti annualità. A rendere preoccupante il quadro generale il recente pronunciamento della corte suprema sul fatto che l’Ager pugliese, la competente agenzia regionale sulla gestone dei rifiuti, non ha competenza atta a calmierare i costi dello smaltimento in discarica per i comuni. E siccome la tassa rifiuti ricade completamente sui cittadini, i comuni sono ora nella grande difficoltà di dover arginare la batosta economica ricadente sugli stessi concittadini. In studio erano presenti, il consigliere comunale delegato all’ecologia Flavio Petrosillo, il consigliere di maggioranza Giacomo Piepoli, e per le opposizioni Pietro Brescia e Angelo Papio. Episodio di rilievo sabato scorso, quando in città c’è la raccolta della frazione indifferenziata, la presenza di una quantità notevole di rifiuti raccolti in sacchetti neri, non autorizzati. E il sensibile calo di percentuale, dovuta proprio a questa maldestro modo di smaltire secco, ha indotto l’amministrazione comunale ad un giro di vite sulla raccolta del cosiddetto “secco”, con aumento dei controlli da parte della Polizia Locale. In questa prima fase il rifiuto irregolare non è stato ritirato, con l’apposizione di un adesivo giallo, segno della rilevata infrazione, per ora non incorsa in contravvenzione. Individuate su tutto due motivazioni per spiegare il calo: un certo rilassamento sulle buone percentuali conseguite in passato, ma anche e soprattutto difetti di comunicazione. In buona sostanza bisognerebbe avviare un più puntuale informazione su come si deve differenziare, specie nella frazione indifferenziata, dove i dubbi sono all’ordine del giorno. Episodio lampante in questi giorni la vicenda di buste trasparenti lasciate fuori da un istituto di credito, con dati sensibili in evidenza. Un servizio nel telegiornale.