Difficile credere a una causa accidentale, specie se si considera il periodo, l’orario in cui è divampato l’incendio e la zona umida.
Un incendio alimentato dal forte
vento di scirocco ha minacciato sabato scorso per diverse ore il centro abitato
di Torre Canne. Le fiamme si sono sviluppate nel canneto e la vegetazione
spontanea della vasta area posta proprio all’ingresso della frazione nei pressi
dell’area umida, rientrante nel Parco naturale regionale delle Dune costiere,
di Fiume grande, a ridosso dello stabilimento termale, ma solo in serata, il
fuoco, alimentato dal forte vento, si è esteso arrivando a ridosso
dell’abitato. Un secondo focolaio si è sviluppato sempre in un’altra zona del
canneto, ma è stato presto spento. Sul posto sono dapprima intervenute due
pattuglie della Polizia locale di Fasano, e a seguire il servizio di Protezione
civile comunale che ha effettuato le necessarie verifiche per sincerarsi della
assenza di residenti nelle abitazioni a ridosso dell’area in cui si stava
sviluppando l’incendio. Sul posto si sono poi portati i vigili del fuoco di
Monopoli, considerato che i colleghi di Brindisi erano già impegnati con un
incendio a Carovigno, mentre i pompieri di Francavilla Fontana in altro
intervento per l’incendio di un furgone a Latiano. L’incendio è stato domato
dopo circa 4 ore e non risultano danni a persone o abitazioni. Difficile
credere a una causa accidentale, specie se si considera il periodo, l’orario in
cui è divampato l’incendio e la zona umida. Non è la prima volta che in questo
canneto scoppiano incendi. Nelle prime settimane del 2019, infatti, ne
scoppiarono tre nel giro di poche settimane. Episodi che arrecarono ingenti
danni dal punto di vista ambientale. Un servizio nel telegiornale.