Trivelle all'attacco della Puglia: si riattivano partiti e movimenti

Autore Gianni Catucci | mer, 27 set 2017 11:13 | 2459 viste | Petrolio Puglia Sinistra-Italiana Movimento-5-Stelle Attualità

Proposte da Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle

Le multinazionali del petrolio allungano le mani in modo massiccio sulla Puglia, dopo che il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato alla Northern Petroleum i permessi di ricerca nell’Adriatico, in un’area che si estende da Polignano fino a Brindisi. Senza false ipocrisie va anche detto che il via libera a nuove concessioni è il prodotto del fallimento del referendum della primavera 2016, in cui non si raggiunse il quorum, tranne che in alcune realtà comunali come Monopoli, per togliere alle compagnie petrolifere ogni intenzione di trivellare davanti alle nostre coste. I nuovi nullaosta fanno coppia con un’altra concessione rilasciata i primi di settembre alla Global Petroleum Limited per ricerche tra Giovinazzo e Monopoli e per prospezioni con la tecnica dell’air gun a 13 miglia dalla costa del Capo di Leuca.  Si sa che le ricerche dovrebbero iniziare nel marzo 2018. Sul piano di quello che si può ancora fare per scongiurare tutto ciò, ci sono ancora 60 giorni per poter presentare ricorso, per cui i comuni interessati e la Regione hanno tempi stretti per darsi da fare. Tra i partiti e movimenti già attivi Sinistra Italiana ha detto di essere già a disposizione degli enti locali e dei movimenti che vogliono opporsi. “ Una legge regionale è inutile  - commenta De Lorenzis deputato del M5S, relativamente  in merito alla proposta del presidente della provincia di Lecce,  Gabellone, di una legge regionale per contrastare le trivellazioni in mare - E’ incostituzionale- dice il deputato pentastellato - serve solo per illudere i cittadini con una manovra per controllare il consenso elettorale. Sarebbe sufficiente approvare” - aggiunge Diego De Lorenzis - la mia proposta di legge per salvare i mari della Puglia dalle trivellazioni e dalle prospezioni tutelando i golfi di Taranto e di Manfredonia. Per scongiurare l'assalto delle compagnie petrolifere al nostro mare basterebbe aumentare la tassazione sui permessi e le concessioni in modo da rendere sconvenienti le attività e approvare la legge depositata dal M5S al Senato che vieta l'uso della tecnica Air-Gun in Italia”. Basta a energia da idrocarburi e più corpo alle rinnovabili. Da un lavoro di 27 ricercatori delle Università di Stanford, Berkeley, Berlino e Aarhus,  in un'Italia alimentata interamente dalle rinnovabili, i cittadini risparmierebbero 6 mila e 500 euro a testa, si ridurrebbero di 46.543 le morti premature per inquinamento e si potrebbero creare 485.857 nuovi posti di lavoro.

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