I preadolescenti, sono le principali vittime.
28355 siti di cui 2800 resi inaccessibili, 132 casi di estorsione sessuale e
1100 denunce: sono i numeri raccapriccianti di una piaga sempre più difficile
da estirpare, la pedofilia e pedopornografia online. Nell'ambito della giornata
nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, la Polizia Postale ha
voluto diramare alcuni dati in merito ad un'attività di controllo condotta nel
2023 in merito a questo fenomeno. Nel dettaglio si evince dal dossier come siano
in aumento le estorsioni sessuali, e in lieve calo i casi di adescamento
online, che riguarda soprattutto la fascia di età tra i 10 e i 13 anni. Tra le
1100 persone identificate e denunciate per aver scaricato, condiviso e
scambiato foto e video di abuso sessuale ai danni di minori, la maggior
parte è composta da uomini, incensurati. Numerosi sono stati gli arresti di
persone con alto livello di pericolosità, colti in flagranza di reato, o
detentori di ingente quantità di materiale pedopornografico o abusanti. Nel
2023 si è passati inoltre da 118 a 132 casi di 'sextortion', un fenomeno in
crescita, che in passato coinvolgeva soltanto gli adulti, e che negli ultimi
anni ha coinvolto anche i minori. La loro naturale curiosità viene infatti
sfruttata per trascinarli in un incubo fatto di ricatti, richieste di denaro e
minacce contro la loro reputazione, diffondendo sui social immagini
sessualmente esplicite, autoprodotte. A macchiarsi di questo reato sono anche
gruppi criminali organizzati che sotto le mentite spoglie di ragazze avvenenti,
contattano ragazzi per lo più di 15 - 17 anni tramite i social media,
inducendoli a realizzare video/immagini sessualmente espliciti. La minaccia è
quindi quella di diffonderli tra amici e familiari, a meno del pagamento di una
somma in denaro.La fascia dei
preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali
tecnomediate, 200 rispetto ai 341 casi totali. La speranza resta quella di
porre fine a queste oscenità. Un servizio nel telegiornale.