L'immobile, allocato nella frazione di Cozze, era stato edificato a pochi metri dal mare
MOLA DI BARI - Immobile abusivo con vista mare: ordinata la demolizione. È quanto disposto dal Comune di Mola di Bari. Con ordinanza firmata dal responsabile del settore Governo del territorio, sono stati rilevati alcuni abusi edili in un cantiere nella località balneare di Cozze. Due locali, una scala in cemento armato, tutte realizzate nell’area del proprietario e privi di concessione edilizia. «Considerato che è stato effettuato sopralluogo congiunto da personale dell’Ufficio tecnico comunale e agenti della Polizia locale di Mola di Bari - riporta il dispositivo - è stato rilevato che le opere sono state realizzate in assenza di permesso di costruire, autorizzazione paesaggistica e autorizzazione sismica». Di conseguenza, l’ente ha ordinato la «demolizione entro novanta giorni di tutte le opere abusive accertate in sede di sopralluogo e il conseguente ripristino dello stato dei luoghi ». Qualora il responsabile dell’abuso – fa sapere Palazzo di città - non provveda alla demolizione, il bene e l’area di sedime verranno acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio comunale. Dell’abuso è stata informata la Procura della Repubblica. Non si ferma, dunque, l’attività di controllo e repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio sul litorale a Sud di Bari ad opera delle forze dell’ordine che da inizio anno hanno denunciato cinque persone per la realizzazione di opere edilizie non autorizzate, anche in aree sottoposte a vincoli di natura paesaggistica. Gli abusi stanno interessano la zona Cala Padovano, tra Mola e Torre a Mare (sigilli ad un immobile che ospitava una casa vacanza), contrada Brenca tra Mola e Rutigliano (una struttura abusiva in area coperta da vincolo paesaggistico), la frazione di Cozze (tre abusi rilevati tra Ripagnola, Cala delle Alghe e la litoranea) e la confinante Polignano a Mare, dove la Polizia locale con la collaborazione degli ispettori dell’Area tecnica del Comune, ha rilevato tre abusi edilizi. Dalle attività ispettive svolte dalle forze dell’ordine, emerge che gran parte degli abusi interessano immobili destinati a residenze estive e case vacanza. In tanti, in questa zona del barese interessata dal boom turistico, si giocano la carta della rendita da locazione di abitazioni, spesso ricorrendo ad ampliamenti non consentiti.