L'indagine è scattata dopo la denuncia di una madre insospettita dai comportamenti strani della figlia minorenne.
Avrebbero adescato tre ragazze di 16 anni, convincendole a prostituirsi con la promessa di facili guadagni. E avrebbero gestito questo giro di prostituzione minorile per anni (dall'ottobre del 2021), organizzando gli incontri con i clienti in alberghi, anche di lusso, nelle province di Bari e Barletta-Andria-Trani. Ogni prestazione costava centinaia di euro, il denaro veniva dato dai clienti direttamente agli sfruttatori (che, in stanze vicine, aspettava che gli incontri finissero) che poi consegnavano alle giovani ragazze il 50%. Denaro usato dalle giovani per comprare borse, abiti, cene in ristoranti costosi. Per la gestione dell'attività venivano usati numeri di telefono dedicati e inseriti in annunci online. Ognuno aveva un compito diverso: chi prenotava gli alberghi, chi accompagnava le ragazze nelle camere e chi riceveva le telefonate dei clienti, fissando gli appuntamenti. Per questo, quattro donne (di 35, 21, 25 e 24 anni) e due uomini (di 29 e 25 anni, baresi) sono finiti in carcere con l'accusa di aver indotto, favorito, sfruttato, gestito e organizzato la prostituzione di tre minorenni. Due clienti di 42 e 47 anni, consapevoli di aver avuto rapporti sessuali con minorenni, sono invece finiti ai domiciliari. Un terzo cliente di 55 anni è stato sottoposto all'obbligo di dimora nel Comune di residenza, stessa misura eseguita nei confronti di un 45enne di Bari, gestore di un'attività nella quale tollerava l'esercizio abituale della prostituzione. Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra mobile di Bari nel capoluogo pugliese, a Roma, a Trani e a Lecce. (A.S.)