Georgiani accusati di furto a Monopoli: concluse le indagini

Autore Redazione Canale 7 | gio, 28 set 2017 12:45 | 2146 viste | Indagini Conclusione Processo Polizia

Si apre la strada al processo che vedrà alla sbarra i tre stranieri per furto aggravato

MONOPOLI - Concluse le indagini a carico di 3 georgiani autori di un furto di numerosi hard disk ad un negozio di elettrodomestici. Notificato il provvedimento di chiusura indagini con l’avvio imminente del processo a carico di 3 georgiani, già residenti a Modugno, che hanno commesso in trasferta a Monopoli un furto di materiale informatico nell’aprile del 2013. Sono passati 4 anni da quando il personale addetto alle vendite presso un negozio di elettrodomestici sito in Monopoli al viale Aldo Moro, aveva notato un ragazzo che indossava una borsa a tracolla il quale, con atteggiamento sospetto aveva percorso continuamente le varie corsie dell’attività commerciale. Il giovane era stato osservato nei suoi spostamenti dal personale in servizio nel negozio che era certo del fatto che la persona sospetta avesse inserito nella sua borsa del materiale informatico e pertanto rimaneva in attesa dell’allarme anti-taccheggio, anche perché per consolidata giurisprudenza il reato si consuma al superamento della cassa senza provvedere al pagamento. Ma con grande sorpresa ciò non avveniva al passaggio ai sistemi di rilevamento e il giovane pagava solo uno degli oggetti che aveva ritirato. Per questo motivo il dipendente iniziava di fatto un vero e proprio pedinamento dell’autore del furto, ma nel momento in cui stava per incontrarsi con un suo complice che lo attendeva in auto, il primo gruppo di “taccheggiatori” faceva perdere le loro tracce.


I dipendenti dell’esercizio commerciale si accorgevano della presenza di un terzo soggetto all’interno che ancora era “in azione” ma questa volta, avvertivano tempestivamente il Commissariato di Polizia e sul posto veniva identificato un cittadino georgiano, A.D di 28 anni. Al ragazzo al momento non era possibile contestare nulla, in quanto, non aveva con sè alcun oggetto ed inizialmente veniva rilasciato. Il titolare del centro commerciale, tuttavia, nelle ore successive riscontrava l’ammanco di alcuni hard disk e le indagini immediatamente avviate, consentivano di rintracciare, all’interno del negozio - occultato dietro alcune scatole contenenti i supporti murali per le TV -, un sacchetto schermato, appositamente realizzato in modo artigianale pereludere il sistema antitaccheggio, in quanto la sua parte interna era dotata di una serie di strati di vari materiali assemblati tra loro in grado di non far rilevare il dispositivo anti-taccheggio. L’analisi dei filmati consentiva di verificare anche il modus operandi dei taccheggiatori, i quali, dotati di borse a tracolla contenenti a loro volta questi sacchetti schermati erano riusciti, uno alla volta ad asportare alcuni hard disk con una incredibile abilità, confondendo il materiale asportato ai volantini pubblicitari e lasciando scivolare il materiale nella borsa contenente il sacchetto schermato. Veniva individuato il primo autore proprio nel cittadino gerorgiano identificato inizialmente, ma le complesse indagini, portavano poi a identificare il fratello A.G. di 26 anni e il terzo complice K.G. di 42 anni. Attraverso alcune perquisizioni presso le loro abitazioni si raggiungevano ulteriori riscontri alla commissione del reato. Adesso è giunto il provvedimento che apre la strada al processo che li vede imputati di furto aggravato. 

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