Sgominato gruppo criminale.
La guardia di finanza di Foggia ha eseguito 31 misure cautelari, emesse dal gip del tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettante persone: 15 sono finite in carcere, 14 ai domiciliari e due sono destinatarie dell'obbligo di dimora. Tutti sono indagati, a vario titolo, per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, nonché produzione, traffico e detenzione illeciti delle stesse. Alle 31 persone, residenti nelle province di Bari, Bat, Foggia, Teramo e Chieti, sono stati sequestrati beni per un valore di due milioni di euro: tra i quali 28 terreni agricoli, sette appartamenti, nonché 900 mila euro in contanti, polizze vita, saldi attivi dei conti correnti e due autovetture. I particolari di questa operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Bari alla presenza dela procuratore capo Roberto Rossi. Le numerose perquisizioni svolte durante le indagini hanno permesso di sequestrare 150 kg di hashish e 200 mila euro in contanti, oltre a diversi arresti in flagranza di reato. Questi elementi avrebbero dimostrato come l'associazione fosse connotata da una elevata capacità organizzativa, dotata di mezzi finanziari, strumentali e di una «cassa comune». Gli indagati avrebbero rifornito di sostanze stupefacenti, in maniera sistematica, con mezzi dotati di doppi fondi, diverse piazze nelle province di Bari, Bat e Foggia, nonché le zone costiere abruzzesi, anche in virtù della fama criminale di uno dei principali indagati, legato alla società foggiana (batteria Moretti - Pellegrino) per vincoli familiari. Un servizio nel telegiornale