Lo sciame delle Perseidi si deve alla cometa
Swift-Tuttle e a 'cadere' non sono stelle, ma le frammenti di corpi celesti.
La notte di san Lorenzo con il fenomeno delle cosiddette “stelle cadenti” non caratterizza la notte tra il 10 e l’11 agosto, ma l’appuntamento con le Perseidi, registra il picco dopo il 12 agosto. Le condizioni per l'osservazione, come sottolinea anche l'Unione Astrofili Italiani, si annunciano favorevoli: il disturbo causato dalla luminosità della Luna sarà quasi del tutto assente, e nel momento di massima attività ci si aspetta una frequenza di oltre 100 meteore l'ora. Si ricorda che lo sciame delle Perseidi si deve alla cometa Swift-Tuttle e a 'cadere' non sono stelle, ma le briciole seminate dalla cometa.
La cometa che diede origine al cosiddetto sciame delle Perseidi fu scoperta per la prima volta nel 1862. Le scie luminose che osserviamo sono create dai detriti rilasciati dalla cometa, che incontrando l’atmosfera a una velocità di 200.000 chilometri orari si incendiano, creando delle “palle di fuoco” visibili dalla Terra. Da un punto di vista storico e religioso la notte di San Lorenzo cade il 10 agosto perché fu proprio in quella data che, nel 258 d.C., Lorenzo fu giustiziato sulla graticola per volere dell'imperatore Valeriano. Le scie luminose sono state associate al martirio del santo, interpretate come le sue lacrime durante il suo supplizio.