Il militare era intervenuto per sedare una rissa: rimesso in libertà l'aggressore
LOCOROTONDO - Interviene per sedare una rissa in centro ma viene preso a calci e pugni. Incredibile episodio quello accaduto qualche giorno fa a Locorotondo e che ha visto protagonista un carabiniere della locale stazione. Il militare, allertato insieme ad un collega dalla centrale, è intervenuto in pieno centro dove era scoppiata una rissa in cui era coinvolto un soggetto noto per le sue sfuriate da ubriaco che spesso lo portano ad atteggiamenti violenti. E così è stato l'’altra sera. Quando il carabiniere ha cercato di calmare gli animi l’uomo gli si è scagliato contro colpendolo con calci e pugni. Il militare ha dovuto poi far ricorso alle cure dei sanitari. Pare che il soggetto violento, nonostante l’arresto e relativa denuncia, sia stato poi rimesso in libertà dal magistrato di turno. «L’ennesima aggressione a un membro delle Forze di Polizia non era una questione di “se”, ma di “quando” – scrive Natalino Leobono, segretario generale regionale aggiunto Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri, esprimendo la sua frustrazione -. Questo episodio, che si è concluso con il deferimento dell’aggressore in stato di libertà su ordine dell’Autorità Giudiziaria, rappresenta un ulteriore attacco alla legittimità dello Stato. Questo non è solo un episodio isolato, ma un attacco diretto alla funzione statale. Chiediamo una risposta istituzionale adeguata, capace di disincentivare tali comportamenti anti-giuridici». Leobono ha sottolineato che la situazione richiede una tutela maggiore per gli operatori di polizia, affinché eventi di questo genere non vengano mai considerati di lieve entità. Pur senza voler influenzare il giudizio legale, il segretario del Nuovo Sindacato Carabinieri ha evidenziato la necessità di un’analisi realistica delle condizioni in cui le Forze di Polizia operano quotidianamente, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini senza rivendicazioni corporative. Anche il sindaco di Locorotondo Antonio Bufano è deciso a scrivere alle istituzioni per sottolineare il suo rammarico per la immediata scarcerazione del violento già protagonista di episodi simili.