Accordo tra Asl Bari e Comune di Putignano.
Un progetto di restauro avanzato con tecnologie moderne e strumenti innovativi finalizzato alla tutela, messa in sicurezza e valorizzazione della storica chiesa rupestre di San Michele Arcangelo in Monte Laureto, a Putignano. E’ l’obiettivo della intesa tra Asl Bari e Comune di Putignano che hanno siglato un contratto di comodato d’uso gratuito per effetto del quale l’azienda sanitaria ha affidato il bene di sua proprietà per venti anni all’amministrazione comunale che, a sua volta, si impegna a realizzare la riqualificazione del sito e a potenziarne il valore turistico e culturale.
Questa mattina il direttore generale facente funzioni della ASL di Bari, Luigi Fruscio, ha consegnato simbolicamente le chiavi della chiesa al sindaco di Putignano, Michele Vinella presso la struttura sanitaria di Monte Laureto, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato anche, Don Mimmo Belvito, parroco della parrocchia Maria SS.ma del Carmine e responsabile ecclesiastico dell’ipogeo, rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle istituzioni locali.
“Con il Comune di Putignano – ha detto il dg Fruscio - abbiamo creduto in questo progetto che ha un duplice valore, perché contribuisce, da un lato, a restituire bellezza e splendore ad un sito storico artistico finora trascurato e poco utilizzato, e dall’altro lo mette a disposizione della collettività”.
La chiesa rupestre di San Michele in monte Laureto a Putignano fa parte del complesso edilizio in cui si trova la struttura sanitaria della ASL attualmente occupata da: Dipartimento di prevenzione (veterinari, commissione invalidi, igiene alimenti, igiene pubblica e sicurezza sul lavoro), Neuropsichiatria infantile, Riabilitazione, 118 e Dipartimento di dipendenze patologiche, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane la direzione del distretto socio sanitario n.14 e il consultorio.
L’intervento di tutela, messa in sicurezza e valorizzazione della chiesa rupestre sarà finanziato con fondi regionali del valore di 80mila euro che l’amministrazione comunale ha ottenuto tramite la candidatura ad un avviso pubblico rivolto agli enti locali per sostenere interventi di tutela e valorizzazione delle chiese rupestri presenti sul territorio regionale (art.48 comma 1 della legge regionale 30 dicembre 2021), con l’obiettivo di garantire la loro conservazione e messa in sicurezza, in coerenza con il potenziamento dell’offerta turistica e culturale.
“Siamo grati e onorati - ha detto il sindaco Vinella - di prendere in custodia un bene molto prezioso per la nostra comunità e per tutti coloro che sono in grado di percepire l’anima profonda di questo luogo. Stiamo già lavorando per procedere con gli interventi di recupero e valorizzazione di questo posto, e sono contento di poter contare anche sulla comunità ecclesiastica del nostro territorio con cui siamo in dialogo per prenderci cura di questo bene”.
Nei prossimi mesi sono previsti gli interventi di restauro delle grotta, a cui seguirà una gestione che garantirà non solo l’apertura al pubblico che già conosce la chiesa, ma anche la sua valorizzazione all’interno di percorsi spirituali, religiosi e culturali che promuovono il territorio.
Le caratteristiche della grotta
Il santuario di San Michele Arcangelo in Monte Laureto risalirebbe al 591 ed è ricavato in una grotta naturale di origine carsica, con stalattiti e stalagmiti. Unica nel suo genere, è lunga circa 30 metri, larga 17 e alta 6 e si accede tramite una lunga ed ampia scalinata. La chiesa rupestre sorge su un’altura boscosa nei pressi della strada provinciale SP 237 che collega la città di Putignano con Noci, in località S.C. La Russa, a circa 5 km dal comune di Putignano.
Il progetto di restauro
Grazie alla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bari, si individueranno le tecniche più appropriate per intervenire con innovazione scientifica sui preziosi manufatti artistici. Il progetto di restauro conservativo sarà preceduto da un rilievo tecnologicamente avanzato, tramite l’innovativo metodo laser scanner. La restituzione puntuale del modello 3D ottenuto permetterà di analizzare lo stato dei luoghi, sia della struttura della grotta, sia delle sue componenti artistiche, pittoriche e scultoree.
Numerosi sono gli interventi previsti: la messa in sicurezza e sistemazione area esterna alla grotta per garantire l’accessibilità dei visitatori; la conservazione dell’affresco trecentesco posto sulla parete di fondo della nicchia centrale; sostituzione delle attuali lampade alogene con tecnologia led, al fine di evitare che il calore prodotto dalle attuali lampade apporti delle variazioni al microclima interno e a quello delle superfici murali affrescate, causando secchezza e distacchi; pulitura e recupero degli affreschi nelle nicchie laterali; e infine pulitura e recupero degli affreschi cinquecenteschi delle due nicchie laterali.