Il tecnico biancoverde orgoglioso dei suoi dopo l'ennesimo risultato positivo
Orgoglio. È la parola d’ordine, e non da oggi, di un Monopoli capace di avere sette vite e di resuscitare anche quando tutto sembra finito. I due gol in pieno recupero contro il Trapani confermano l’indole di questa squadra: «Credo che tutti debbano essere orgogliosi di questi ragazzi- esordisce Alberto Colombo-, sarei stato contento anche con un risultato diverso. I ragazzi non hanno mai mollato, ancora in mezzo a mille difficoltà. Devo dire anche che avevamo avuto un buon approccio al match- sottolinea Colombo- poi, come spesso succede, l’episodio ti complica la partita. Parlo non tanto del rigore- spiega il tecnico biancoverde- quanto l’espulsione che ci ha reso la strada decisamente in salita, peraltro contro una squadra che aveva le armi per fare male». Tanti piccoli episodi che portano alla convinzione di come la squadra non molli mai: «Basta guardare Valenti, che prima fa un recupero straordinario, poi si procura un calcio di rigore. Io, questi ragazzi, li chiamo leoni, perché sono pronti a lottare fino alla morte e non mollano mai- sottolinea Colombo- per questo, credo che tutto l’ambiente sia orgoglioso di questa squadra indipendentemente dal risultato». In questi casi, e non è un eufemismo, il pareggio vale più di una vittoria: «Abbiamo vissuto emozioni da vittoria- aggiunge il tecnico del Monopoli-, perché, quando ormai nessuno ci credeva più (forse anche io per primo), i ragazzi non hanno mollato. Penso ai ragazzi entrati dalla panchina, come Valenti, Bruschi, Vazquez che mette a segno la doppietta, lo stesso Cascella. Poi, forse è ingeneroso fare nomi per tutti gli altri, ma vedo un monumentale Viteritti e devo ringraziare Miceli che ha fatto mezzo allenamento con la squadra alla vigilia dopo il lungo infortunio, non sapevamo se convocarlo ma in mattinata mi ha dato la sua disponibilità: questi sono segnali di una squadra sana, che è forte dentro al di là dei valori espressi sul campo. A fine partita- conclude Colombo- mi è sembrato di rivivere emozioni da play-off, tipo Cesena o Francavilla. Ringrazio i tifosi perché non hanno mai smesso di incitarci».