Aveva reso la convivenza in casa con la madre un inferno.
Maltrattamenti in famiglia, in carcere finisce un 31enne fasanese. Aveva reso la convivenza in casa con la madre un inferno. Azioni vessatorie fatte di insulti, parole offensive e minacce che talvolta sarebbero anche sfociate in violenza. All’origine di tali comportamenti, il diniego alle continue e frequenti richieste di denaro utili, verosimilmente, ad acquistare la droga. Ma domenica sera i carabinieri della Stazione di Fasano hanno eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dell’uomo, ritenuto appunto responsabile di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. L’attività di indagine, scaturita dalla querela presentata dalla madre e riscontrata dalle testimonianze di alcuni familiari, ha consentito di verificare che il giovane, negli anni, si sarebbe reso di continui maltrattamenti nei confronti della donna al fine di estorcerle delle somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Un dramma familiare che andava avanti da tempo ma che la donna, un po’ per vergogna, un po’ per senso di colpa, aveva preferito tener segreto. Le richieste pressanti di denaro, nel tempo, si erano fatte sempre più ricorrenti e ad ogni diniego o resistenza nel concedere soldi era tradotto prima in insulti, ingiurie e minacce, poi in vere e proprie aggressioni fisiche. Dopo l’ennesima denuncia è stata firmata l’ordinanza di carcerazione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto alla casa circondariale di Brindisi. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia. (A.S.)