Importante operazione dei carabinieri: oltre alla droga recuperate anche molte armi
MONOPOLI - Nella giornata di ieri, i Carabinieri di Bari hanno conseguito due importanti risultati nel contrasto a gruppi criminali armati, attivi nella provincia, che agiscono nel settore del traffico di sostanze stupefacenti. A Mola di Bari sono stati arrestati i fratelli B.M. di 22 anni e B.M. di 27 anni, solo il primo noto alle forze dell’ordine, entrambi fruttivendoli. Da tempo i militari avevano predisposto un servizio di osservazione, controllo e pedinamento che aveva consentito di individuare i due germani mentre si introducevano all’interno di un casolare sito in contrada Pozzo Vivo, ereditato dal nonno defunto. I carabinieri, viste le circostanze di tempo e di luogo che davano adito a sospetti più che fondati, al momento opportuno, hanno fatto irruzione e bloccato i due individui, i quali, tentavano invano di darsi alla fuga. Nel corso della minuziosa perquisizione, estesa anche alle pertinenze del caseggiato, i militari hanno rinvenuto un barile di plastica interrato, nel quale era occultato un vero e proprio deposito di armi, droga e munizioni: sono state trovate cosi’ una pistola mitragliatrice Scorpion completa di caricatore e 16 proiettili cal. 7,65; due 30 kg di hashish, suddivisa in panetti; nonché la somma contante di 10.000 euro ritenuta provento delle illecite attività. Immediato l’arresto dei due fratelli ed il sequestro delle armi, della droga, del denaro e del restante materiale.
A Gioia del Colle, invece, i carabinieri della locale compagnia e della stazione di Putignano, hanno arrestato G. F. 35enne e P. G. 57enne, entrambi operai, solo il primo noto alle forze dell’ordine. I due sono stati infatti sorpresi all’interno di un box con una pistola cal.7,65 con matricola abrasa, con 52 cartucce stesso calibro. Il tutto occultato all’interno di borse, contenitori in plastica e zaini. Oltre alla droga non poteva mancare tutto il materiale per il confezionamento e la somma di 600 euro ritenuta il provento dell’illecita attitivà. Per i due si sono così aperte le porte del carcere di Bari, dovendo rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da sparo. Le armi e lo stupefacente in sequestro saranno inviati nei laboratori per le analisi della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale per le analisi del caso