Nel corso della puntata di ieri di Fuoricampo, il tecnico del Monopoli ha parlato di tutto, dal rapporto con la città ai programmi futuri alla sua "voglia di Monopoli".
Domani il rompete le righe del Monopoli. Ci si rivede, con molti, tra meno di due mesi per il raduno in sede e poi per il ritiro di Moccone (sulla Sila). A distanza di qualche giorno dall’eliminazione ad opera della Giana Erminio, Alberto Colombo è pronto a tornare a casa, dalla sua famiglia, per un po' di meritato di riposo e ricaricare la batterie in vista della prossima stagione che lo vedrà protagonista ancora a Monopoli. Facciamo una chiacchierata a bordocampo, mentre i suoi ragazzi svolgono gli ultimi allenamenti prima del “rompete le righe” e delle vacanze. Una stagione durata più di dieci mesi, tra ritiro, primi impegni ufficiali, campionato e play-off, ma il tecnico biancoverde avrebbe ritardato le vacanze molto volentieri: «Speravamo che fosse ancora più lunga di quella che purtroppo si è rivelata soprattutto nella parte finale», ammette Colombo. A fine stagione è tempo di bilanci: «Diciamo che siamo ancora offuscati nei giudizi dall'amara eliminazione- prosegue il tecnico biancoverde- però dobbiamo, secondo me, in modo saggio pensare a quello che è stato fatto e poi, in base a quello, programmare il futuro in base alle indicazioni societarie». Una strada tracciata, con i tanti contratti in essere, in particolare per quanto riguarda gli over, ma anche un progetto che, come è giusto che sia nel Dna biancoverde, punti sui giovani: «Abbiamo una base sulla quale poter inserire dei giocatori sicuramente giovani, perché, comunque, l'indirizzo della società è quello, anche perché è sempre stata la missione del Monopoli. Su quello faremo le valutazioni». Idee che vengono già scambiate con Marcello Chiricallo, con il quale, mentre i giocatori si divertono in partitella, Colombo parlava seduto sulla “sua” panchina. Senza dimenticare che «ci saranno tanti giocatori del Monopoli che, per il campionato che hanno fatto, potrebbero essere ambiti da altre società, per cui dipenderà da mille variabili, ma diciamo che, a oggi, la base c’è». A luglio inizierà la sua terza stagione in biancoverde, la seconda consecutiva: «Questo è un ambiente dove sto benissimo, bellezza della città a parte. Per quanto mi riguarda, lavoro con delle persone che reputo troppo importanti, parlo di Marcello Chiricallo, con cui sono a stretto contatto più che con mia moglie, del presidente che ha dimostrato di avere valori umani che sono praticamente vicini ai nostri, più tutto l'ambiente che circonda lo staff tecnico, da Sipone a De Carne. Questo è un posto- ammette Colombo- che mi aiuta a lavorare bene». Come detto, il calcio di oggi corre troppo veloce per pensare ad un Colombo “vita natural durante” sulla panchina del Monopoli: «Purtroppo tre partite o tre sconfitte mettono tutto in discussione, sarebbe auspicabile perché ci sto bene, ma la vedo molto difficile». Della stagione appena conclusa non cancellerebbe una partita, ma un periodo: «Il mese di febbraio ha tagliato le gambe al nostro sogno, ma posso pensare anche ad altre partite nelle quali ho fatto mosse che non rifarei. Ma, come ho detto a Chiricallo sul pullman a Gorgonzola, dalle sconfitte si impara e si cresce». Sui tifosi: «Ci sono stati sempre vicini. Poi, da parte di alcuni spettatori c’è stata qualche critica nel momento in cui tutti sognavamo e tali critiche hanno dato un po' fastidio, sia a me che ai giocatori, e ci hanno indotto a reagire nel modo sbagliato. Per chi paga il biglietto- prosegue Colombo- la critica è una possibilità di mostrare il proprio dissenso, ma i tifosi hanno mostrato grande maturità, applaudendoci dopo un’eliminazione che fa male dopo una stagione del genere». A differenza di quest’anno, l’anno prossimo si partirà da un terzo posto: «Io credo che sia quasi una certezza il fatto che si farà sempre il paragone con quello che è stato, poi bisogna essere saggi e equilibrati e capire la realtà di Monopoli. Questo non significa abbassare l'asticella, significa essere consapevoli di quello che in questo momento è la società. Siamo al cospetto di un presidente che ha delle ambizioni, ma che queste ambizioni possono essere costruite nel tempo e non per forza ricercate in un anno». Vacanze a casa, almeno per il momento: «Uno dei due figli è impegnato con la maturità, l’altro con la laurea. Se poi dovessimo decidere di partire per qualche giorno, probabilmente la destinazione sarebbe molto vicina a Monopoli», dice, sorridendo, il tecnico biancoverde. Insomma, ci vediamo in ritiro a Moccone: «Senza dubbio», è il saluto ad una stagione comunque strepitosa.