Ma a risentirne dell’estrema calura è l’intero comparto agricolo per la concomitante siccità.
L’anticiclone nordafricano, che da giorni sta soffiando sulla Puglia, ha fatto schizzare le temperature fino a 40 gradi nelle zone interne, creando gravi disagi al settore zootecnico e agricolo. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia per le condizioni di grave stress per gli animali nelle stalle. Per questo motivo sono indispensabili ventilatori e docce per il refrigerio degli animali.
Il clima ideale per le mucche si aggira tra i 22° e i 24°. Superata questa soglia, gli animali iniziano a mangiare meno, bere molto di più – fino a 140 litri di acqua al giorno, contro i 70 dei mesi più freschi – e a produrre meno latte. Per questo gli allevatori hanno dovuto far ricorso a strategie emergenziali, somministrando i pasti in più momenti della giornata per facilitare l’alimentazione e contenere il calo produttivo.
Ma a risentirne dell’estrema calura è l’intero comparto agricolo per la concomitante siccità. Secondo i dati di Coldiretti Puglia, gli invasi regionali contano oggi oltre 232 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto alla loro capienza. Il timore, ora, è che il 2025 possa superare i danni già pesantissimi dello scorso anno, che ha fatto registrare perdite superiori al miliardo di euro nelle campagne della regione.