Sono proseguite per tutta la giornata di ieri e tutta la notte le operazioni di spegnimento e bonifica dell’area interessata dall'incendio divampato martedì sera all'interno dell'azienda Eco Ambiente Sud in contrada Fascianello a Fasano. Sul posto ci sono le squadre di Ostuni, Brindisi, Monopoli, una chilolitrica (un’autobotte da 25 mila litri) da Bari e un mezzo speciale gos (una pala meccanica) giunta da Potenza. Le fiamme al momento si trovano all’interno dei due capannoni. Ad entrambi è collassato il tetto in lamiera, quindi occorrerà tagliare le lamiere e sollevare il tetto per accedere alle fiamme in maniera diretta, mentre i container interessati sono in bonifica. All'interno del sito industriale, che si occupa dello stoccaggio anche di rifiuti pericolosi e non, sono impegnati anche alcuni escavatori per agevolare lo spegnimento dell'incendio che si è propagato in più punti. L'azienda, estesa su un'area di circa 10mila metri quadri di piazzale e capannoni di circa 2mila metri quadri, è una piattaforma di rifiuti Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche. I carabinieri della compagnia di Fasano hanno aperto un'indagine e stanno acquisendo una serie di elementi per accertare l'origine del rogo. Sono partiti dall’acquisizione delle immagini del circuito di videosorveglianza dell’azienda. Al momento sono aperte tutte le ipotesi: dalle cause accidentali, fino al dolo. Bisognerà attendere che l’incendio venga spento del tutto prima di cominciare a valutarne le cause. L'intera area della zona industriale è stata presidiata per ragioni di sicurezza anche ieri da polizia locale, Protezione civile, guardia di finanza e carabinieri. Il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, ha chiesto ad Arpa Puglia, dopo l’intervento tempestivo della scorsa notte di mantenere alto il livello di attenzione e di proseguire incessantemente l’opera di monitoraggio della qualità dell’aria. In tal senso, Arpa Puglia ha già confermato che procederà al posizionamento di filtri di “campionamento ad alto volume” nell’area interessata, per un periodo di 24 ore (prorogabili in base ai risultati delle analisi). Questo consentirà di raccogliere dati dettagliati sulla presenza di eventuali inquinanti nell’aria. (A.S.)