La Sezione ANPI di Monopoli “Lidia Menapace”, insieme ad associazioni, movimenti e partiti cittadini, domenica scorsa 21 settembre 2025 ha organizzato un corteo cittadino pacifico a sostegno della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitariainternazionale promossa dalla società civile per rompere il blocco imposto alla Striscia di Gaza. 

Flotilla è composta da oltre 50 imbarcazioni con equipaggi provenienti da 44 Paesi e si svolge in un momento di grave crisi umanitaria. Con una risoluzione adottata il 31 agosto 2025, l’Associazione Internazionale degli Studiosi sui Genocidi, ha dichiarato che «le politiche di Israele e le azioni in Gaza rientrano nella definizione legale di "genocidio" di cui all’art. 2 della Convenzione ONU del 1948. Inoltre, costituiscono crimini di guerra e crimini contro l’umanità, come definiti dal diritto internazionale umanitario e dallo Statuto di Roma della Corte Penale

I partecipanti si sono radunati in Piazza Vittorio Emanuele II e in corteo hanno percorso Largo Plebiscito – Via S. Domenico – Piazza Manzoni – Largo Cattedrale – Via Argento – Via Papacenere – Lungomare Santa Maria – Via Comes – Via Porto – Piazza Garibaldi – Via Cristoforo Colombo - Porto Antico come punto di arrivo.  Al termine i partecipanti si sono fermati sulla banchina del Porto Antico per un momento di riflessione e confronto.  L’iniziativa si è svolta nel pieno rispetto delle normative vigenti e in coordinamento con le autorità competenti.  

Un impegno per la pace e i diritti umani. Inoltre la manifestazione era inserita nel solco della recente decisione dell’Amministrazione comunale, di approvare una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina e intende sensibilizzare la cittadinanza sui valori universali di pace, solidarietà e diritti umani. La data scelta non è casuale, infatti il 21 settembre è la Giornata Internazionale della Pace, istituita dalle Nazioni Unite, un’occasione per riaffermare l’impegno collettivo contro ogni forma di violenza e per la costruzione di un mondo più giusto.Un servizio nel telegiornale