A Monopoli questione rifiuti e soprattutto raccolta differenziata che non decolla. Il sindaco Romani ipotizza penali nei confronti della gestione del servizio
La questione rifiuti tiene sempre banco in città. Il sindaco Emilio Romani, alcune settimane fa nel corso di una puntata di Perché? a Canale7, era stato perentorio. Il primo cittadino si era detto “assai insoddisfatto” del servizio condotto dalla Falzarano srl. “ Andamento lento”, cosi si era espresso Romani. Era diri poco adirato per il fatto che di questo passo, nonostante il contratto sia stato firmato da tempo, vista la situazione il servizio non avrebbe mai potuto raggiungere gli obiettivi prefissati. Romani aveva dichiarato di ipotizzare penali nei confronti della ditta campana, per inadempienze contrattuali. Preoccupazione incentrata soprattutto sull’ormai accertata bassa percentuale di raccolta differenziata ( siamo intorno al 20%), dunque lontani dai minimi consentiti regionali e dunque in piena area ecotassa. Il porta a porta, avviato dalla scorsa primavera in alcune zone della città, non ha dato dunque i frutti sperati. Peraltro si è in ritardo sull’avvio del porta a porta anche nelle altre zone cittadine e nell’agro. Non ci sono notizie, aveva detto sempre Romani, sul secondo centro di raccolta comunale, previsto dal contratto, oltre l’istituzione di isoleecologiche. Insomma il primo cittadino, visto l’andazzo è passato all’attacco. “ Ipotizziamo diversi step di verifica su quanto è avvenuto e sta avvenendo – riferisce il sindaco Romani, contattato telefonicamente - Il primo passo è quello in itinere che riguarda eventuali inadempienze di minor entità. Si tratta di somme risarcitorie modeste, dell’ammontare al massimo di qualche migliaio di euro. Successivamente - dice sempre Romani, in accordo con la dirigenza di settore e l’avvocatura del comune – c’è il passo successivo, con un’eventuale richiesta economica di maggior peso da scavalcare dal canone della gestione. Per intenderci - sottolinea il sindaco – è il caso per esempio del mancato avvio del secondo previsto centro comunale di raccolta. Infine, terzo step, quello più rilevante ed economicamente più sostanzioso, è l’eventuale contestazione sul dato raggiunto a fine anno di differenziata. Ma qui si deve attendere ovviamente il 31 dicembre”.