Arresti per mazzette e regali in appalti: possibili sviluppi

Autore Redazione Canale 7 | mer, 06 dic 2017 13:27 | 2801 viste | Procura-Di-Bari Guardia-Di-Finanza-Bari Cronaca

Dopo gli arresti e i provvedimenti cautelari di ieri

Ci sarebbero altri indagati, probabilmente una decina nella vicenda degli arresti ieri a Bari per mazzette e regali in cambio di appalti per la realizzazione di alloggi popolari. La Guardia di Finanza del comando provinciale di Bari, coordinata dalla Procura, hanno individuato una consolidata attività corruzione in appalti, corruzione in atti giudiziari, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico. Provvedimenti cautelari sono stati emesso nei confronti di Sabino LUPELLI, ormai ex direttore generale di ARCA PUGLIA CENTRALE, società regionale che gestisce circa 21mila case popolari, degli imprenditori Dante MAZZITELLI Antonio Lecce, Massimo MANCHISI. LUPELLI,  LECCE e MANCHISI, sono stati collocati agli arresti domiciliari. Nei confronti del MAZZITELLI, invece è stata adottata la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per la durata di un anno. Misure cautelari per due distinte operazioni ma congiunte, aventi Lupello, quale perno a cui si sono snodate i presunti casi di corruzione. Soldi e regali per oliare gli appalti e trovare compiacenze anche in ambito giudiziario per evitare guai. Nelle vicenda di corruzione un orologio da polso da 20mila euro, danaro contante e numerosi buoni carburante in carta elettonica, per migliaia di euro. Questi alcuni degli oggetti inseriti nella macchina corruttiva facente capo all’ormai ex direttore generale di Arca Puglia, Lupelli, gli imprenditori Lecce, Manchisi, il suo avvocato Fabio Mesto, l’altro imprenditore Mazzitelli,   interessati alla costruzione di alloggi popolari. Alla cancelliera della Procura di Bari, Teresa Antonicelli,  era stato promesso di poter godere di un alloggio popolare più ampio di quello che occupa attualmente in cambio di apprendere notizie riservate dal sistema informatico della Procura. Tutti gli incontri tra direttore dell’Arca e gli imprenditori, tra l’avvocato Mesto e la cancelliera Antonicelli, sono stati oggetto di intercettazioni audio- video disposte dalla Guardia di Finanza. Le risultanze investigative della Guardia di Finanza, illustrate dal comandante provinciale gen. Nicola Altiero, hanno convinto il sostituto procuratore incaricato, dott. Lino Giorgio Bruno a chiedere al gip le misure restrittive a carico degli indagati. Il procuratore capo. Giuseppe Volpe, in conferenza stampa ha affermato che per gli accusati era stata richiesta la misura cautelare in carcere. Su questa vicenda giudiziaria la Regione Puglia, ha dichiarato il presidente Emiliano,  si costituirà parte civile nell'eventuale processo penale.


 

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