I Carabinieri l'hanno fermato mentre passeggiava nel centro storico ruvese
I Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto un 40enne, in attesa di occupazione e noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, responsabile della rapina ad una farmacia del centro storico avvenuta lo scorso 17 gennaio.
Mercoledì scorso, poco prima del consueto orario di chiusura degli esercizi commerciali, completamente vestito di nero ed indossando una felpa con cappuccio tirata sul volto a mo’ di passamontagna improvvisato ed armato di pistola, un uomo faceva irruzione in una farmacia del centro ruvese e, minacciando le proprietarie, si faceva consegnare l’incasso della serata. Ottenuto il bottino, quantificato in oltre 1000 euro, il malfattore si allontanava a piedi facendo perdere le proprie tracce. Alla paura ed allo sgomento delle vittime si è contrapposto l’immediato intervento dei militari che hanno acquisito le immagini di videosorveglianza ed i primi fondamentali elementi per l’identificazione del responsabile. Le ricerche del rapinatore sono continuate ininterrottamente anche nei giorni successivi e l’altra sera, i Carabinieri, in base agli elementi raccolti, hanno individuato il sospettato quarantenne aggirarsi nuovamente con fare sospetto nel centro storico.
La felice intuizione, sostenuta da un acuto spirito di osservazione è stata confermata dagli esiti dell’immediato controllo del predetto, il quale, sottoposto a perquisizione personale e domiciliare e preoccupato per la certezza di essere stato scoperto, è crollato ed ha spontaneamente confessato di aver commesso la rapina ai danni della farmacia due giorni prima. Ai militari è bastato rinvenire una pistola giocattolo, riproduzione di una Beretta 75, nonché gli stessi capi d’abbigliamento usati per il delitto e ripresi dalle telecamere di videosorveglianza per sottoporlo a fermo di p.g. e metterlo a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nessun traccia invece del danaro contante, elemento sul quale, pur collaborativo, il reo non ha reso alcuna dichiarazione.
Condotto presso la Casa circondariale di Trani (BT), l’uomo vi permarrà atteso che pur non essendo stato convalidato il provvedimento, tuttavia il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti concreti elementi per l’applicazione della custodia cautelare in carcere.