Sull'area si stavano realizzando effettuando anche demolizioni non autorizzate
Gli
uomini della Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della
Capitaneria di porto di Bari hanno concluso nella serata di ieri le complesse
operazioni di sequestro di una vasta area di 2.400 mq. sul litorale di Mola di
Bari (nei pressi della Strada Complanare Est della S.S. 16), al confine con il
demanio marittimo. Nell’area si stavano eseguendo grandi lavori di demolizione
e di ristrutturazione di opere già esistenti all’interno di un camping. Sull’area
oggetto del sequestro preventivo, resosi necessario proprio per evitare che i
lavori non autorizzati proseguissero, sono state rinvenute unità abitative
prefabbricate interessate da opere di risanamento, piazzole in calcestruzzo con
impianti idrico-fognari, una roulotte su piazzola in cemento pavimentata, ma
soprattutto un quantitativo di gran lunga superiore a 30 mc. di materiale di
risulta di vario genere (finestre, bagni, plastiche, materiale ferroso e
pneumatici), proveniente dalla demolizione di pavimentazioni in asfalto, opere
in cemento, fabbricati e annessi
accessori. All’amministratore unico
della società locataria dell’area, a cui è stata affidata la custodia
giudiziale, e ai due comproprietari dell’area stessa, sono stati contestati
vari reati per violazioni paesaggistiche, edilizie e demaniali. In particolare
è stata accertata l’esecuzione di opere in assenza di autorizzazione edilizia,
senza alcuna segnalazione di inizio attività e senza l’autorizzazione
dell’Autorità marittima che l’art. 55 del Codice della Navigazione prescrive
per tutte quelle opere che ricadono su proprietà privata, ma entro una fascia di
rispetto 30 metri dal confine con il demanio marittimo.