Andria (Bat): sequestrate oltre 70 dosi di cocaina

Autore Redazione Canale 7 | mar, 20 feb 2018 12:44 | 1824 viste | Andria Carabinieri Droga Cronaca

Fermata dai Carabinieri la coppia del “pit-stop”


Il quotidiano e capillare controllo del territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Andria continua ad assestare colpi alla microillegalità del Comune Federiciano. Questa volta sono stati assicurati alla giustizia due pregiudicati, entrambi andriesi, un uomo, G.R. di 51 anni, e una donna, P.C., 46enne, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, per le specifiche modalità di smercio della droga, erano stati segnalati da alcuni cittadini come la coppia del “pit-stop”. Parcheggiata la loro autovettura in zona “INPS” ad Andria, arrivava il cliente, sempre a bordo di un’auto ed in pochi attimi avveniva lo scambio.

Così, come da prassi consolidata, la scorsa serata, l’autovettura della coppia effettuava il  “pit-stop” in via Ceruti e, dopo pochi minuti, ecco un giovane andriese di 27 anni giungere alla guida del proprio veicolo  ed acquistare una dose di cocaina. Questa volta, però, c’erano i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile a monitorare l’illecita attività. Sottoposto a controllo il tossicodipendente, veniva trovato in possesso di un involucro in cellophane,  contenente la droga appena acquistata, contestualmente veniva eseguita una perquisizione G.R. e P.C. che consentiva di rinvenire, sulle loro persone, 6 dosi di cocaina, pronte allo smercio, nonché la somma di circa 400 euro in contanti, ritenuta il provento dell’illecita attività. La perquisizione a carico dei due, veniva estesa anche all’interno di un garage di cui l’uomo aveva la disponibilità. In tale locale venivano rinvenuti ulteriori 65 dosi della stessa sostanza. In tutto, quindi, sono oltre 70 le dosi di cocaina sequestrate  dai Carabinieri, per un  peso complessivo di quasi 30 grammi e per un valore economico sulla  piazza di circa 2.000 euro.

Per i due, quindi, il “pit-stop”, su disposizione dell’A.G., è terminato ai domiciliari, in attesa di giudizio, mentre per l’acquirente è scattata la segnalazione, al competente Ufficio Territoriale del Governo, quale assuntore di sostanze stupefacenti.


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